Il Messaggero | Lazio, guai a chiamare Baroni “Yes man”
Contratto biennale per Baroni. I tifosi biancocelesti però non sono contenti
Finalmente l'annuncio, se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio: «La Lazio comunica di aver affidato l'incarico a Marco Baroni. Il tecnico, a partire dal prossimo 1 luglio, si legherà con un contratto pluriennale (biennale, ndr). Benvenuto nella Capitale e auguri di un buon lavoro da parte di tutta la famiglia biancoceleste», la nota sul sito del club capitolino. L'era Baroni inizierà ufficialmente fra 18 giorni perché ci sono ancora Sarri e Tudor a bilancio fino al 30 giugno. Triste l'accoglienza di alcuni commenti al vetriolo: da «Vergogna» a
«Stufi di questa mediocrità», sino ad «Avete ucciso le nostre speranze» e «Si salvi chi può».
Tifosi della Lazio sul piede di guerra
Molti tifosi si confermano sul piede di guerra con la società in vista della manifestazione di venerdì al Flaminio, ma a rimetterci è Baroni, e questo atteggiamento rischia di rivelarsi un clamoroso autogol. Inamovibile, Lotito infatti va avanti con il proprio pensiero. La risposta a due tecnici dimissionari, nel giro tre mesi, è un cultore del lavoro e della gavetta, scelto per le grandi capacità di ottenere il massimo da ciò che offre il convento. Gentilezza d'altri tempi, d'altronde la carta di identità non è proprio di primo pelo (61 anni a settembre), ma guai a chiamarlo “Yes man” o nonnetto. Baroni vuole guadagnarsi il credito sul campo. La sua storia dice questo, il suo carattere tutto il resto. Sarà il padre della giovane Lazio che sta nascendo.
Il Messaggero