Gianluca Rocchi: "L'arbitro è il professore che conosce le regole, il calciatore è l'alunno. Il tempo di gioco è deciso dai calciatori"
"In campo ci sono due parti contrapposte: il professore, che conosce le regole e sa spiegarle, l'arbitro, e una sorta di alunno, il calciatore, che conosce le cose per consuetudine. Così viene poi più difficile contestare, mentre invece se le regole si conoscessero nel dettaglio sarebbe tutto diverso. L'arbitro è un riferimento per il gioco del calcio, ha obblighi precisi, elencati nella 'regola 5', e ora che va di moda il recupero lungo, vi evidenzio che l'arbitro è solo un cronometrista, il tempo di gioco effettivo lo decidono i calciatori: l'arbitro di questo non è responsabile. Questa figura nasce in solitaria intorno al 1860, ma la gara va diretta con altri collaboratori di gara, che sono diventati 6 da quando il VAR è previsto. Però vi ricordo che l'arbitro, per regolamento, deve sempre prendere decisioni, è lui che deve poi farlo."