Piemonte: "Convocazione in Nazionale? L'ho saputo adesso, ma priorità sempre alla Lazio"
Queste le parole dell'attaccante della Lazio Women ai microfoni ufficiali del club
![Lazio Women](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l49210605768_tml1493224634113_542320645333_1729110749534444.jpg)
In data odierna, l'attaccante della Lazio Women Martina Piemonte ha ricevuto la convocazione con la Nazionale: ai microfoni ufficiali del club, ha raccontato del poker messo a segno contro l'Inter e ha parlato della convocazione. Queste le sue dichiarazioni
![Martina Piemonte](https://slyvi-tstorage.fra1.digitaloceanspaces.com/l49210605768_tml1493224634113_516013970645_1734481940962052.jpg)
Le dichiarazioni di Martina Piemonte
Primo poker in carriera, che sapore ha? Speciale, il mio rientro in Italia è stato tutto di corsa. Adesso sto iniziando a godermi tutto. Inter - Lazio, Piemonte da sola dove va?! Convocazione? L’ho saputo adesso, appena rientrata in spogliatoio. Sono soddisfatta, ma priorità sempre alla Lazio. Il quarto gol è stato unico, ho lanciato la maglia ed è la prima volta che l’ho fatto. È assurdo. Qualcosa di indescrivibile. Sono stati mesi difficili dopo il ritorno dall’Inghilterra, c’era tutto dentro. Se sono esigente? Molto. Oggi primo giorno di allenamento, ho iniziato a urlare. I quattro gol me li sono già dimenticati. Le mie compagne infatti, mi hanno rimproverato. Hanno tanta pazienza e io rompo veramente tanto. Se seguo il calcio maschile? Sono una delle poche che non lo segue come le altre, mi piace giocare ma guardare mi scoccia. Qualche partita sì, ma preferisco guardare altri sport come il basket. Su di me, la maggior parte delle volte, questa mia fame non è stata capita ed è stata un problema, vista come negativa. Sicuramente anche io, essendo giovane, sbagli ne ho fatti. Ho capito dove smussare il mio carattere, adesso ho trovato il mio equilibrio. Arrivavo nell’ufficio del presidente alla Fiorentina e spaccavo tutto, non mi facevo problemi a dire “Pres le devo parlare”. Qui alla Lazio, Bianchi è molto paziente. Ora non lo faccio e se lo dovessi fare, lo faccio con la testa. Non mi sono mai abbattuta, non c’era tempo per piangere bisognava continuare a lavorare. Solo due volte ho scelto di cambiare e una è quando ero alla Roma, l’altra dal Milan all’Everton. Dalla Fiorentina al Milan è stata più obbligata la scelta.
Nella pagina successiva il proseguo dell'intervista