Altra notte di gala all’hotel Hilton Cavalieri, la Lazio è tornata a fare festa per i 123 anni. Stavolta Lotito ha invitato famiglie e sponsor: «Questa cena è una riunione particolare – ha rivelato alla sala il patron – non tutti hanno la possibilità di festeggiare 123 anni». Il 2023 non sarà iniziato al meglio, ma merita comunque i fuochi d’artificio: «Li ho voluti per chiudere un capitolo e per iniziare un nuovo anno col botto. Bisogna metterci alle spalle gli ultimi risultati poco positivi e avere la coscienza di poter intraprendere un percorso nella seconda metà di stagione anche superiore a quanto fatto nella prima». Parole da pater familias: «I risultati servono non solo sul lato sportivo, ma anche per regalare emozioni. La mia responsabilità è quella di essere proprietario e custode dell’amore per questa maglia. Noi non difendiamo invece le persone che adottano comportamenti che non sono in linea con i nostri valori, li combattiamo». Lanciata ieri la nuova Media Company della Lazio. Pure il ds Tare si scioglie: «Ci troviamo ancora insieme a festeggiare una delle società più importanti del calcio italiano. Mi sento onorato di far parte di questa famiglia da 18 anni».

I GIOCATORI - Al centro della scena Sarri, festeggiato alla mezzanotte per i suoi 64 anni. Nessun forfait inaspettato dei calciatori. Giusto Patric, influenzato (e imbronciato) ha lasciato prima la festa. Tra questi, il primo a parlare è stato Provedel a Lazio Style: «Abbiamo preso due gol in situazioni particolari, ora dobbiamo fare in modo che non si ripetano». Poi a cascata Pedro: «Siamo una famiglia», e Felipe Anderson: «Mi sono mancati molto questi colori quando ero all’estero». Più cinico invece Cataldi ai cronisti presenti: «C’è rabbia per gli ultimi risultati, ma questa squadra può puntare alla Champions. Rinnovo? Siamo a buon punto, ma ora non è la priorità». Schietto Lazzari: «Ci siamo meritati i fischi dei tifosi. Nello scontro diretto possiamo vincere con chiunque, il problema è avere la stessa mentalità anche con le altre. Ci manca questo step». Spensierato poi Luis Alberto che inizia con uno scherzo: «Che guardi, Sarri?». Poi torna serio: «Sono sicuro che arriveranno i risultati perché stiamo giocando bene, siamo una squadra forte e arriveremo dove vogliamo». Niente proclami invece per l’altro top player del centrocampo, Milinkovic. Presente poi il numero uno di Sport e Salute, Vito Cozzoli, soddisfatto dei complimenti di Sarri per il terreno dell’Olimpico. Tanti i tifosi vip invitati. Da Pino Insegno e Tiberio Timperi ad Anna Falchi, passando per Tommaso Paradiso, tutti entusiasti tra una foto con Olimpia e le portate del menu. Petto d’anatra affumicato come antipasto, risotto alla zucca e crema di taleggio come primo e medaglione di manzo al forno con salsa al Madeira come secondo, il tutto accompagnato da un assoluto al cioccolato, caffè e selezione di vini dell’hotel, ovviamente prima del taglio della torta. Cena a cinque stelle, con l’augurio che lo possa essere anche la seconda parte di stagione. Il Messaggero/Valerio Marcangeli

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