Dopo l’ottavo di finale perso contro il Bayern Monaco, questa sera la Lazio tornerà a giocare in Champions League: alle 21.00 all’Olimpico arriva l’Atletico Madrid dell’ex Diego Pablo Simeone. Una squadra che sia nel 2014 che nel 2016 ha raggiunto la finale di Champions League non merita particolari presentazioni, con la guida tecnica che è rimasta la stessa e uno spirito collettivo che continua a contraddistinguere i Colchoneros. Senza dubbio parliamo di un club dal respiro internazionale, nonostante le difficoltà palesate nel corso della scorsa stagione, quando a sorpresa i biancorossi furono eliminati dalla competizione arrivando ultimi nel Gruppo B, contro Porto, Club Brugge e Bayer Leverkusen. Con un Simeone spesso accusato di non far brillare i suoi con uno spumeggiante gioco offensivo, il tecnico argentino già da diversi anni ha provato a invertire il trend, proponendo una squadra più offensiva sia in termini di nomi che di dettami tattici. Non potendo contare sulla solidità difensiva che per anni ha caratterizzato l’Atletico in tutta Europa, Simeone ha avuto a disposizione nelle ultime stagioni un numero considerevole di calciatori offensivi, funzionali sulla carta a rendere più offensivo l'assetto della squadra. L’inizio stagionale degli spagnoli dà qualche indizio in questo senso: sette punti ottenuti nelle prime quattro gare di Liga, con i dieci gol messi a referto, in cui senz’altro spiccano le sette reti messe a segno sul campo del Rayo Vallecano. Se nelle prime tre uscite in Liga gli uomini di Simeone avevano subito solo una rete, l’ultima gara ha raccontato una storia diversa: contemporaneamente rispetto alla sconfitta della Lazio all’Allianz Stadium, l’Atletico si è reso protagonista di un crollo che l’ha visto sconfitto a Valencia, in una gara persa 3-0. Non un bel segnale in vista dell'esordio in Champions, considerando la brusca e prematura eliminazione arrivata lo scorso anno. Ad attendere gli spagnoli una Lazio chiamata a reagire dopo il ko di Torino, ennesimo tassello di un inizio tutt'altro che brillante, che necessita di una scossa in campo internazionale: dopo l'eliminazione arrivata in Europa League prima e Conference poi, gli uomini di Sarri hanno il dovere di invertire il proprio trend internazionale, soprattutto in virtù di una sfida che vedrà i biancocelesti opposti alla più forte squadra del girone.

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