CdS | Isaksen al buio, acquisto ombra da 12 milioni
Come riportato dal Corriere dello Sport, tra gli acquisti estivi l’ala danese ha il record di maggiore inattività, ha giocato solo una volta da titolare e solo per 55 minuti, contro il Monza. In tutto conta 195 minuti in campo. Aveva dato segnali contro l’Atalanta, subentrando, ma Sarri non s’è mai convinto del tutto. Anzi, le parole pronunciate lunedì sera dal tecnico sembrano limitare ancora di più la presenza di Isaksen: «A destra c’è Felipe Anderson che io amo. E’ il giocatore potenzialmente più forte di questa squadra, se mettesse da parte difetti di carattere e discontinuità giocherebbe nei migliori club al mondo. Ieri (domenica, ndr) ha fatto un allenamento perfetto. Gli ho detto che se avesse fatto in partita 15 minuti di quell’ora di allenamento eravamo a posto. Fa vedere cose fenomenali. Ci manca, forse, un esterno bravo ad andare senza palla in profondità. Quando troviamo squadre che ci mandano uomo contro uomo è chiaro che faciliti l’aggressività avversaria, ma la aggiri attaccando alle spalle».
Isaksen è un’ala da profondità, ma se Sarri l’ha utilizzato così poco è perché nella fase di non possesso chiede un sacrificio che il danese non riesce ancora garantire e probabilmente ha notato qualche carenza anche in fase offensiva. Isaksen, si attacca ad altre parole di Sarri: «Il processo di crescita dei nuovi non è neanche lentissimo. I ragazzi vengono da altri campionati, tranne qualcuno, non conoscono la lingua. Il nostro problema all’inizio del campionato sono stati i vecchi che non hanno reso come la scorsa stagione. Ora si inizia a entrare in una fase in cui bisognerà considerarli tutti giocatori della Lazio, nè nuovi né vecchi». Il danese spera di essere coinvolto nelle rotazioni o comunque di entrare di più in corsa, non l’ha aiutato neppure la crescita di Pedro, dopo Felipe e Zaccagni è toccato al'ex Barcellona e Chelsea giocare. I prossimi impegni non aiutano il danese, salvo sorprese non avrà spazio. Dovrà aspettare la sosta per provare a farsi notare diversamente rispetto a quanto successo in questi mesi.