CdS | Acerbi deve accelerare sul campo, domani un vertice per il suo futuro
Il piano di recupero, studiato dallo staff di Sarri, prevede un allenamento suppletivo al giorno. Francesco Acerbi anche ieri, dopo la seduta con il gruppo, ha proseguito con una parte di lavoro differenziato. Viene da una ricaduta e da una lesione di secondo grado ai flessori della coscia sinistra. Sarebbe in ritardo di condizione atletica dopo uno stop lungo 45 giorni. Da lunedì ha ripreso ad allenarsi con la squadra. A Formello, anche se nessuno lo dice apertamente, si aspettavano un recupero più rapido. L'entourage del giocatore minimizza. Il ritardo di condizione è accertato. E rischiare un'altra ricaduta sarebbe deleterio. Tuttavia, con la rosa ridotta all'osso e vedendo come Pedro sia stato rimesso in campo con il Porto, da fuori non si è percepita la stessa fretta nei confronti del difensore centrale, che già doveva esserci a Udine. Poi le cure, dopo l'infortunio bis, inizialmente non gestite dallo staff medico della Lazio, potrebbero aver generato qualche divergenza. Ormai ci siamo: il lavoro supplementare sta finendo. Da lunedì dovrebbe essere in linea con il resto della squadra. Dentro una stagione in salita, Acerbi ha subito anche la contestazione degli ultras a dicembre. Non erano bastate le scuse per far rientrare il caso. La società, almeno all'esterno, non ha mai preso posizione per difenderlo: equilibrismi. Domani all'Olimpico ci saranno anche Federico e Andrea Pastorello, i suoi manager, che poco più di un anno fa avevano negoziato un rinnovo piuttosto complicato. Previsti colloqui con i dirigenti della Lazio e del Napoli (per Meret). Il futuro di Acerbi resta in sospeso. La trattativa con Romagnoli fa riflettere. Stesso ruolo, uno escluderebbe l'altro, a patto che Lotito e Tare riescano davvero a portare il rossonero alla firma. L'Inter segue gli sviluppi: con il probabile addio di De Vrij, Acerbi entrerebbe in lizza per la difesa a tre di Simone Inzaghi. Corriere dello Sport.