Fiorentina-Lazio, Matías Vecino raggiunge un importante traguardo in Serie A: ecco quale | FOTO
La Lazio è uscita sconfitta dalla seconda trasferta consecutiva in campionato. Dopo il successo per 0-2 contro il Torino di giovedì scorso, i biancocelesti ieri sera, nel match che ha chiuso la 26° giornata di Serie A, sono usciti sconfitti dallo Stadio Artemio Franchi di Firenze, con la Fiorentina che ha rimontato l'iniziale vantaggio della Lazio firmato Luis Alberto. Grazie ai gol di Kayode e Bonaventura, la squadra di Vincenzo Italiano sale a quota 41 punti, scavalcando al settimo posto proprio la Lazio di Maurizio Sarri. In questo momento la classifica recita: Bologna quarto con 48 punti, Atalanta quinta con 46 punti (con una partita da recuperare), Roma sesta con 44, Fiorentina al settimo posto con 41, Lazio ottava con 40 punti e Napoli nono con 37 punti e con una partita in meno.
Nella gara di ieri, oltre a Mattia Zaccagni, è rientrato nella lista dei convocati biancocelesti anche il centrocampista Matias Vecino. Entrambi, nel secondo tempo, sono entrati in campo, rispettivamente al 46esimo e 62esimo. Con la presenza di ieri però, Vecino ha raggiunto un importante traguardo in Serie A: con 267 presenze, è diventato il calciatore uruguaiano della storia con più presenze nel campionato di Serie A. Arrivato nell’estate del 2022 nella Capitale, il centrocampista classe 1991, di queste 267 presenze in Serie A, 51 sono arrivate con la maglia della Lazio. Completano il totale 104 presenze con la maglia dell’Inter, 67 con quella della Fiorentina, 36 da calciatore dell’Empoli e 9 in Sardegna con la maglia del Cagliari.
Ad annunciare questo importante traguardo e complimentarsi con Matias Vecino è stato il profilo ufficiale Instagram della World Soccer Agency, agenzia che gestisce proprio il centrocampista uruguaiano. L’immagine pubblicata, è accompagnata dalla didascalia che recita: “Con la gara di lunedì a Firenze il nostro Matias Vecino è diventato il giocatore uruguaiano della storia con più presenze in Serie A! Complimenti Mati!”.