In una diretta su Instagram pubblicata dalla pagina Instagram “GoalKeeper Mania” è intervenuto in qualità di super-ospite, il preparatore dei portieri di Maurizio Sarri e ormai ex preparatore della Lazio, Massimo Nenci.

Queste le sue parole:

Sono ancora a Roma per svolgere qualche pratica burocratica, prima del trasloco, ma fa parte del nostro lavoro.

Come portieri in Italia, siamo messi bene, non mi meraviglio di Carnesecchi perché è un predestinato ha la natura del portiere dentro, si vede già la differenza di aver giocato con continuità Ha fatto un bel lavoro. Anche gli altri sono di ottimo livello, siamo dunque messi bene a portieri italiani.

Provedel e Mandas?

Provedel ne avrà ancora per un mesetto purtroppo. Se Provedel non si fa male fa un'altra rete, lui era in traiettoria con la palla e avrebbe segnato se solo non gli si fosse girata la caviglia. 

Mandas lo avevo visto per la prima volta contro la Fiorentina in Conference e mi ha colpito per la presa micidiale, blocca dei palloni incredibili. Non è molto alto e potrebbe avere dei problemi nel nostro campionato ma è un Peruzzi in miniatura ha una forza esplosiva impressionante. Abbiamo cercato di mettere apposto qualche errore tecnico senza modificare il suo stile. Non è poi facile esordire al derby di Roma, quando il mister gli chiese se fosse pronto ha detto: “è il mio sogno”. lui sta vivendo un sogno e va sfruttato è in rampa di lancio e deve migliorare ha ancora 23 anni. Ora si può mettere in mostra e può fare molto bene. 

Dove va Sarri vado io, per queste cose il rispetto e la coerenza valgono più di un anno di contratto. 

Mandas ha una spaccata paurosa e copre 2 metri, non è nel nostro bagaglio tecnico però lui sa fare alcune tecniche talmente tanto bene che non ha senso cambiare  e non ha senso insegnargli solo la tecnica italiana, è un errore madornale cambiare qualcosa che uno sa fare. Ci sono tante tecniche oggigiorno, si devono dare più soluzioni al problema del portiere. A Mandas continuavo a fargli fare le sue tecniche migliori oltre ad insegnargli le altre.

Allenando anche all'estero mi si è aperto un mondo, in un contesto diverso ho dovuto capire tante cose cercando di inserire nella mia metodologia anche la loro e questo è stato un valore aggiunto. Devo ringraziare Sarri per avermi permesso di allenare anche all'estero.

Cosa ha migliorato di più Provedel in questi tre anni?

Provedel era un profilo che per come volevamo giocare noi ci poteva fare comodo. È  migliorato in tutto, lui aveva già dentro queste cose e doveva avere solo la possibilità di metterle in mostra in una squadra che funzionasse. Abbiamo fatto degli allenamenti specifici per lui per migliorare alcune cose, ma i gesti tecnici ce li aveva già. è migliorato in personalità. Ha solo un problema è come un diesel, una volta entrato in moto deve continuare ad allenarsi bene, purtroppo ha avuto qualche problema fisico e ne ha risentito un po' di rendimento. Se non si allena un paio di giorni va un po' indietro di brillantezza. Provedel è migliorato tutti i giorni con il grande puntiglio che lui ha. In allenamento lui è puntiglioso anche sui centimetri e questo fa la differenza. Lui è in costante miglioramento e ha ancora da dare tanto.

Maximiano?

Non parlava la lingua e questo è stato un problema. Tecnicamente non aveva le caratteristiche per giocare con noi. Io lo avevo sconsigliato al club ma la società aveva deciso così e io mi sono adeguato. L'espulsione alla prima giornata è stata anche sfortuna, ma penso che Provedel sarebbe venuto fuori ugualmente col tempo.

 

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