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Al rientro dalla sosta, la Lazio dovrà affrontare un calendario fitto e pieno di scontri diretti ma intanto i biancocelesti si godono il momento: nelle ultime undici partite, sono ben dieci le vittorie. In Europa League la Lazio comanda la classifica in solitaria, in campionato invece occupa il secondo posto insieme ad Inter, Atalanta e Fiorentina, dista soltanto di un punto il primo posto occupato dal Napoli. Il grande artefice di questo lavoro è sicuramente mister Baroni,  ma anche la società è stata brava a pescare quei calciatori che sin qui stanno facendo la differenza. Ai microfoni di Radiosei, l'ex biancoceleste Fabio Liverani ha voluto commentare il momento di forma del gruppo squadra. Queste le sue parole

Lazio

La forza del gruppo

E’ evidente che nella Lazio c’è un’armonia totale. Squadra e gruppo sono mossi da grande entusiasmo, mentre nell’ultimo periodo i malumori erano evidenti e traspariva una non unione d’intenti. Con Baroni e i giocatori nuovi, anche i ‘vecchi’ sono stati coinvolti in questa nuova energia. La squadra va forte, unita. Gioca in verticale e mantiene le linee molto vicine. C’è corsa, c’è pressing. L’unione di fondo è alla base di questo inizio della Lazio. Oggi penso che la Lazio se la possa giocare per la Champions League. Ad inizio stagione pensavo all’Europa League come piazzamento massimo. Non vedo attualmente la Lazio inferiore ad Atalanta e Milan.

La gestione del gruppo da parte di Baroni

Le variabili per mantenere questo livello sono tante. Ci può essere un calo di condizione fisica, ma lì vedremo come la squadra saprà sopperire a questa mancanza. Andare avanti in Europa League può levare qualcosa. Va detto che finora, Baroni ha cambiato sempre 7-8 elementi e la sofferenza non è emersa. Chi riesce a creare un’alchimia nella rosa e a mantenere un livello eccellente di risultati, ha un grandissimo vantaggio. Oggi è inevitabile fare tanti cambi, dare fiducia a tutti. I ritmi sono serratissimi, oggi la Lazio è la squadra che pur cambiando, ha mantenuto lo stesso standard.

Il proseguo delle dichiarazioni nella pagina successiva

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Il preparatore di Tavares: "Era determinato a tornare. Oltre al lavoro con la Lazio..."