Domani sera alle 18.00 Lazio e Roma scenderanno in campo all'Olimpico per la prima stracittadina dell'anno, in una gara importante per le due squadre, per cercare di restare attaccate alle concorrenti per i primi quattro posti. Da una parte i biancocelesti reduci dal successo in Champions League ottenuto con il Feyenoord, dall'altra i giallorossi sconfitti lo scorso giovedì nel  match di Europa League giocato a Praga. Intervistata in esclusiva ai nostri microfoni, la giornalista Francesca Turco ha presentato così il derby di domani.

Dopo la vittoria con il Feyenoord la preoccupa il dispendio di energie mentali dello scorso martedì? "Credo che vincere aiuti a vincere, è un discorso che per un derby non tiene. Il match di Champions è stato sì dispendioso, ma il derby ti trasmette motivazione ed entusiasmo: spesso lavorare per una stracittadina significa spegnere la tensione e l'attesa per la gara".

Al netto di questo rendimento altalenante, a che stadio si trova il percorso di crescita della Lazio? "Vorrei capirlo perchè in questo momento non mi è chiaro, ma non credo che sia solo un discorso tattico, quanto più di cilindrata come spesso ci ricorda Sarri. In questo momento non capisco cosa si blocca in determinati momenti. In termini di gioco la Lazio ha dovuto reinventarsi cercando nuovi equilibri, con reparti che sembrano aver trovato stabilità, come nel caso del centrocampo composto da Guendouzi, Rovella e Luis Alberto. Si era partiti con Kamada che poi è lentamente uscito dai radar, divenendo l'alternativa dello spagnolo, per poi rifugiarsi in Vecino quando la gara in questione lo richiede. Il mercato è stato buono ma futuribile, e il problema è che la squadra determinate partite le gioca oggi, ma spesso l'assenza più pesante è stata quella della componente mentale. Basti pensare a quando la squadra va sotto: difficilmente trova il guizzo per ribaltare il tutto in suo favore. Le non reazioni che ogni tanto vediamo, come nel caso di Bologna, a volte sono inaccettabili: era stato forse il miglior primo tempo stagionale della Lazio, al netto delle poche occasioni create. Mi preoccupa la fase offensiva, perchè ad oggi la Lazio crea poco e non viene aiutata dai guizzi dei propri calciatori offensivi".

Fin qui Lazio e Roma hanno offerto un rendimento altalenante. Si è data una spiegazione di questo inizio? "Al netto di quanto fatto l'anno scorso, con Sarri che ha privilegiato il discorso nazionale e Mourinho quello europeo, ci sono diversi elementi. I giallorossi hanno avuto molti infortuni ma non giocano un buon godibile, cosa che sta accadendo anche alla Lazio. La posizione occupata oggi dalle due squadre in classifica è frutto di due proposte differenti, che al momento non stanno portando verso un buon calcio".

Quali possono essere le chiavi tattiche a favore delle due squadre? "E' un fatto che Sarri sia riuscito più volte a scardinare tatticamente Mourinho. Rispetto alla Roma oggi la Lazio mi sembra in grado di giocare anche in maniera differente, cercando una soluzione più attendista, e tra Bologna e Feyenoord lo abbiamo notato: i biancocelesti possono fare due partite all'interno della stessa. La Roma ad oggi sembra disporre di un solo piano tattico, ma può far male con la sua fisicità: sa essere intensa e cinica, valorizzando spesso le pochissime occasioni create, soprattutto tramite i calci piazzati che sono invece un elemento raramente sfruttato in casa Lazio". 

Sarà uno scontro diretto anche in ottica Champions League. Vede le due romane un gradino sotto rispetto alle altre? "Questo derby in questo senso è fondamentale, chi perde rischia di allontanarsi troppo dalle concorrenti per il quarto posto: manca molto ma le rincorse sono sempre terribilmente difficili. Io vedo Inter, Juventus e Milan già sicure del posto, con il Napoli un gradino sotto viste le difficoltà del post Spalletti. Poi il solito gruppo fatto da Lazio, Roma, Atalanta e forse Fiorentina. Ora mi risulta difficile vedere le due romane che emergono sulle altre, devono iniziare a correre solamente per restare attaccate alle altre".

Che gara si aspetta? "Ho visto tanti derby, non mi aspetto spettacolo: al contrario la classica gara in cui chi trova l'episodio può portare i tre punti a casa. Quello che ho osservato fin qui delle due squadre non mi è piaciuto. Vorrei che la Lazio confermasse lo spirito e l'ordine del primo tempo di Bologna, magari trovando maggiore pericolosità in zona gol, oltre la voglia di soffrire offerta con il Feyenoord".

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