Inter, Marotta chiede aiuto al Governo: "La Serie A rischia il default"
L'amministratore delegato dell'Inter, Beppe Marotta ha rilasciato una lunga intervista al Sole24Ore dove ha parlato oltre che di mercato, anche del sistema calcistico che a causa della pandemia è in forte perdita. "È un sistema sull’orlo del baratro, che aveva certamente squilibri già prima del Covid, ma che non ha ricevuto praticamente nulla in questi due anni di pandemia. I margini di resistenza si sono assottigliati al minimo. Il nostro mondo fa fatica a farsi riconoscere per quello che è: si pensa che il calcio sia ancora il mondo dei presidenti 'ricchi-scemi' che buttano via soldi per diletto. Non si può invece ignorare che il calcio sia un comparto industriale come gli altri. Aveva un giro d'affari pre-pandemia di quasi 4 miliardi, che ne porta all'Erario 1,2". L'AD ha poi esposto la sua idea su come poter risolvere questa problematica. Una delle idee è quella di rispolverare le sponsorizzazioni da betting. "Si sono volatilizzati oltre 100 milioni di contratti, mentre in ambito Uefa giochiamo contro squadre sponsorizzate da società di quel settore che produce un giro da oltre 10 miliardi all'anno. Perché non riconoscere almeno una sorta di copyright su questo volume d'affari?". Dall'altra parte, c'è bisogno di un contenimento dei costi: "Non c'è dubbio che si debba creare unmodello più sostenibile – prosegue – riducendo gli ingaggi. I calciatori non possono più nascondersi dietro contratti firmati prima del Covid. Ma attenzione ai tagli eccessivi, non possiamo permetterci di perdere competitività rispetto agli altri campionato. Ormai è un circolo vizioso, semmai dobbiamo far crescere i ricavi. Servono interventi sugli stadi, serve ripensare a un progetto di media company in partnership con i fondi e nuovi format di competizioni". Marotta parla infine anche della decisione di ridurre la capienza degli stadi a un massimo di 5000 spettatori: "Premesso che la salute dei tifosi ci sta a cuore sopra ogni altra cosa. È indubbio che con mascherina ffp2, super green pass e la capienza ridotta al 50% gli impianti all’aperto siano spazi sicuri. Aver dovuto ridurre gli ingressi a 5mila spettatori è stata un’ulteriore dimostrazione di serietà e un ulteriore sacrificio per noi. Per questo negli ultimi provvedimenti del Governo come la legge la Bilancio e il decreto Ristori ci saremmo aspettati più considerazione".