CdS | Lazio, la rosa della discordia. E Sarri punge
E' come se si stesse giocando una partita tra Sarri e Lotito-Tare, allenatore contro società. E' una collisione iniziata già un mese fa quando ci fu la diatriba sulla questione Champions tra Sarri e Tare e Lotito fu costretto a intervenire con un comunicato ufficiale. Adesso, la discussione aperta sembra essere sulla rosa. Sarri afferma di non avere una rosa abbastanza lunga per poter alternare i giocatori da una competizione all'altra: "Abbiamo 11 giocatori, 4-5 ricambi e 4-5 ragazzi da dover tirare su", paragonando la sua esperienza al Chelsea, quando poteva permettersi di cambiare 10-11 giocatori. Si sa, e lo sa anche Sarri, che la Lazio però non è il Chelsea e Tare ha sempre ridimensionato il problema sollevato dal mister: "La Lazio ha le carte in regola per lottare fino alla fine in campionato". Non solo Tare, anche Lotito è della stessa opinione.
L'impressione è che da quando Lotito ha emesso quel comunicato a metà gennaio per prendere le parti di Tare (anche se non apertamente), le uscite di Sarri sono sempre più pungenti. L'ultima in ordine cronologico è stata nella conferenza stampa pre-Cluj, dove ha fatto intendere che anche le altre squadre pensano che la Lazio non potrà raggiungere determinati obiettivi: "Quando ero alla Juve e la Lazio era seconda, dietro di uno o due punti, e fecero il calendario nuovo, i dirigenti mi dissero di concentrarmi sull'Inter e non sulla Lazio perché non ce l'avrebbe potuta fare."
Corriere dello Sport