Nel terzo giorno di ritiro biancoceleste, il portiere della Lazio Ivan Provedel ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel. Queste le sue parole: "Qua sento l'aria di casa, riesce anche a venirmi a trovare qualche amico o familiare, per cui mi sento ancora più a casa. Il posto in cui ci alleniamo è bellissimo, per fortuna c'è anche un bel tempo: un ottimo ufficio a cielo aperto. Pochi gol nelle partitelle? Bisogna chiedere al mister, noi portieri preferiamo non prenderli, gli altri vogliono farli. Il ritiro sta andando bene, siamo subito partiti forti, vedo tutti carichi ed entusiasti. Ci stiamo preparando al massimo delle nostre potenzialità per arrivare al meglio ai nostri impegni. Vogliamo fare bene, migliorarci e ripeterci in tutte le competizioni. Il silenzio da parte della squadra penso sia dovuto alla stanchezza, non solo alla concentrazione. Si può sempre migliorare, il nostro obiettivo è questo, quindi cercheremo di fare del meglio. Oggi ci conosciamo di più. Obiettivi? Non ne stiamo parlando, perché penso non sia il momento adatto e non c'è nulla da dire, ognuno di noi deve migliorare per dare il massimo in campionato e coppe". "Io come papà? Sono più amico di mio figlio, però quando va ripreso, va ripreso. Sul campo cerco di essere più concentrato e serio possibile, ma qualche cavolata la sparo anche io. Non penso alle difficoltà del prossimo anno, sennò è ancora più complicato e non è giusto, io sono arrivato per fare del mio meglio e dimostrare di meritare la maglia della Lazio. Conta solo quello che verrà domani, il passato è passato. Il coro dei tifosi? Io non lo canto ad alta voce, perché non voglio del male ai miei vicini, ma nella mia testa sì. Mi fa piacere, allo stadio mi carica ed è una grande dimostrazione d'affetto. Non pensavo a questo rapporto con i tifosi, essendo arrivato così velocemente". "L'Europa? Non si può dire che in coppa abbiamo fatto bene come in campionato, penso che per demeriti nostri siamo arrivati al punto che gli episodi ci abbiano condizionato il passaggio del turno. Si potevano evitare certe situazioni. Credo che le cose non arrivino per caso, l'importante è trarre un miglioramento da questa esperienza, anche perché la Champions ti dà un'energia addosso che puoò spingerci a fare meglio".

   
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