Ci sono delle somiglianze fra te e Jorginho?

"Ho avuto modo di vederlo in nazionale ma fare paragoni è troppo azzardato. Io faccio il regista col Mister da troppo poco tempo per fare certe similitudini, sto lavorando tanto con lo staff per capire dove posso migliorare. Il Mister chiede molto e io cerco di dare il meglio."

Quanto è cresciuto Cataldi rispetto all'esordio?

"E' stata una bella emozione, sono passati sette anni con tanti episodi ma ora guardiamo al presente. Andiamo a Napoli cercando di imporre il nostro gioco."

Come vedi la Lazio?

"La squadra ha fatto due buone partite con Juve e Lokomotiv, gli episodi hanno condizionato la gara verso canoni più vicini ai bianconeri ma abbiamo fatto bene. Giovedì abbiamo disputato un' ottima partita e vincere 0-3 non è semplice. Arriviamo da un buon momento, continuiamo così."

Cosa dà Immobile alla squadra?

"I numeri parlano da soli, è un giocatore che porta entusiasmo essendo il capitano. Affrontare le squadre con Ciro ci fa stare tranquilli perché può punire chiunque si trovi di fronte."

Che peso dai a questo Napoli-Lazio?

"Dò un peso importante perchè il Napoli insieme al Milan stanno dimostrando di giocare il miglior calcio. Noi stiamo attraversando un momento di crescita, siamo al 60% per cui abbiamo ancora strada da fare."

Cosa pensi del sorteggio dell'Italia?

"Sono dell'idea che si parla troppo della finale col Portogallo ma prima dobbiamo affrontare la Macedonia. Parlare di tempistiche è un terreno problematico, noi siamo tornati ieri tardi e oggi già ripartiamo. Il calendario è questo, possiamo farci poco ed entrare in questi discorsi è sempre difficile."

Che obiettivo ti dai in carriera?

"Io ho sempre voluto diventare importante per la Lazio non solo come squadra, sono di qua ed ho sempre voluto questo. Ora sto raccogliendo qualche frutto ma è ancora nulla, penso alla partita successiva senza soffermarmi troppo sugli obiettivi futuri. Lavoro quotidianamente e vado avanti su questo."

Dove devi migliorare?

"Devo crescere su tutti i punti, ho un ruolo centrale nella squadra per cui mi alleno e studio con dei video. Ho qualcosa in meno nella fase difensiva e su questo sto lavorando molto."

Quanta voglia hai di vincere a Napoli dopo sei anni?

"Era il mio primo anno e la ricordo benissimo, fu una partita piena di emozioni."

Quanto è importante avere la fiducia del tecnico?

"Dopo le esperienze fatte fuori non credo di essere cambiato, sono sempre stato un ragazzo che dà il massimo in allenamento e in campo. Non penso di essere cambiato in grossi termini, trovando spazio e continuità ovviamente la fiducia cresce."

Ci racconti la diversa metodologia di lavoro fra i vari allenatori?

"Con Pioli ho esordito dopo l'esperienza a Crotone e per me è stato come un padre, un punto di partenza fondamentale per capire come funzionava la Lazio e mi dispiace non avergli potuto dare tutto nel secondo anno avendo avuto problemi extra campo. Inzaghi ti fa stare bene, è competente e trova sempre il modo per essere positivo anche grazie ai tanti anni di militanza. Sarri è uno dei migliori allenatori a livello internazionale, è stimolante lavorare per lui perchè puoi imparare qualcosa in ogni allenamento."

Qual è il vostro obiettivo?

"Dopo cinque anni è arrivato un allenatore diverso quindi non possiamo parlare di obiettivi a lungo termine. Pensiamo al quotidiano lavorando esclusivamente sulla partita che ci aspetta per cui testa al Napoli."

Che equilibrio hai trovato con Milinkovic e Luis Alberto?

"Non penso che esista un segreto, credo che la disponibilità da parte di tutti è fondamentale. Il calcio che chiede il Mister sembra solo bellezza e possesso palla, invece ci sta tanto lavoro sulla fase di non possesso. Ci sta la voglia da parte di tutti di fare quel qualcosa in più per aiutarsi e riconquistare il pallone e avviare il nostro gioco."

C'è stato un momento in cui hai capito di essere importante?

"Ho fatto il ritiro in un ruolo diverso poi insieme al Mister abbiamo deciso di spostarmi in mediana. Non mi sento un titolare fondamentale, se gioco è perchè vengo reputato utile e questo posso conquistarlo solo durante gli allenamenti e in partita. Ci sta una competizione positiva nello spogliatoio con Lucas e Gonzalo."

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
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