"Signori resta", 27 anni fa il popolo laziale trattenne il suo re
Era l'11 giugno del 1995 quando il patron dell'epoca Sergio Cragnotti decise di intraprendere una trattativa con il Parma al fine di cedere Giuseppe Signori, idolo indiscusso dei sostenitori laziali e tra gli attaccanti già prolifici della storia della Lazio e del calcio italiano. I rapporti con Calisto Tanzi e la cessione da 25 miliardi di lire suscitarono la reazione dei supporter biancocelesti: oltre 5.000 persone arrivarono sotto alla sede della Lazio in Via Novara protestando contro gli accordi che stava prendendo il presidente. Nel tardo pomeriggio la trattativa venne annullata: Signori resta! Episodio unico nel calcio: il legame del popolo laziale con il suo re ha cambiato le sorti del destino. Un atto di amore sconfinato, che i laziali e lo stesso Beppe Gol ricorderanno in eterno.
"Signori resta": oggi come 27 anni fa il re resta uno dei giocatori più importanti e più amati dell'ultracentenaria storia laziale.