Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha rilasciato un’intervista reperibile nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Il patron biancoceleste ha avuto modo di discutere diversi aspetti che stanno tenendo banco in casa biancoceleste, dalla prestigiosa vittoria europea ottenuta con il Bayern mercoledì sera (cercando però di riportare subito il focus sul campionato), alla questione rinnovi, fino ad arrivare allo Stadio Flaminio.

Questo il suo intervento alla Rosea:

Presidente, è stata la giornata più bella della sua gestione? 

”È stata sicuramente una grande vittoria, ma eviterei di fare classifiche. Ho sempre ritenuto che il lavoro fatto bene alla lunga paghi. Certi successi sono una spinta importante per andare avanti. Ma non ci si può certo fermare ad ammirarsi. Anche perché il campionato incombe e ci costringerà a breve a una serie di impegni decisivi”

Tutto giusto. Però non può negare di essersi divertito parecchio mercoledì sera.

”Sa qual è la vera soddisfazione? Non la vittoria, ma vedere l’Olimpico pieno e unito con la squa- dra. E vedere alla fine i tifosi felici. Si dice spesso che il pubblico sia il dodicesimo uomo. Mercoledì lo è stato davvero e ha fatto la differenza”.

Anche gli altri undici, i giocatori scesi in campo e quelli subentrati, hanno però fatto fino in fondo il proprio dovere...

”Assolutamente. Sono stati semplicemente perfetti. Hanno giocato con ardore, determinazione, ma conservando sempre estrema lucidità. E alla fine hanno vinto meritatamente contro una squadra che è tra le più forti al mondo, che ha alle spalle un club che fattura 800 milioni l’anno”.

Battere il Bayern sembrava impossibile, invece la Lazio ci è riuscita. Eliminarlo sarebbe un’impresa stratosferica. Quanto ci credete?

”Alla sfida di ritorno ci penseremo tra tre settimane. Il match di andata è stato interpretato alla per- fezione, cercheremo di fare altrettanto al ritorno. Ma non dobbiamo commettere l’errore di distrarci con quella partita. Perché in campionato ci aspettano sfide delicate e importanti”.

Già. Bologna, Torino, Fiorentina e Milan gli ostacoli da superare prima di andare a Monaco di Baviera.

”Io dico solo una cosa: affrontiamo queste partite con lo stesso spirito con cui abbiamo giocato con il Bayern. Se ci riusciamo possiamo andare lontano”.

E magari tornare in Champions anche nella prossima stagione.

”La società e la squadra sono unite per lottare per questo obiettivo”.

Dopo il match col Bayern, Maurizio Sarri ha auspicato un ulteriore piccolo salto di qualità affinché le cose possano andare ancora meglio.

“Sono d’accordo. Ma il salto di qualità non lo deve fare solo la società, lo devono fare tutti, anche i giocatori e lo staff tecnico.”

A proposito di giocatori. A che punto è la questione dei rinnovi contrattuali? In particolare di Anderson che è in scadenza? 

”Il dialogo continua, il club è stato chiaro con tutti. Confidiamo ci si possa venire incontro. E vale anche per Felipe”.

Intanto lei e i suoi collaboratori siete al lavoro pure su altri fronti.

”Sì, stiamo ampliando il centro sportivo di Formello. Abbiamo acquisito nuovi terreni, adesso c’è lo spazio per costruire altri campi di allenamento, ma anche un hotel e una piscina. Sarà uno dei migliori training center d’Europa. Avremo la possibilità di ospitare pure la Lazio women e tutte le squadre del settore giovanile”.

I tifosi vogliono il Flaminio come casa della Lazio. È un sogno che può diventare realtà?
 

”È un progetto al quale stiamo lavorando. Non è semplice perché ci sono tanti vincoli da superare, tante questioni da risolvere, dalla copertura dell’impianto alla sua capienza. A chi ama la Lazio non posso promettere che il Flaminio sarà il nuovo stadio, ma posso assicurare che faremo il possibile perché lo diventi”.

Gazzetta dello Sport

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