Ciak, si gira, ma è solo un’altra puntata di una telenovela infinita, ancora senza i titoli di coda. Chi è il regista? Stavolta Torreira, anche se la Lazio non è ancora così vicina come sembra. Anzi, come vuole far sembrare maliziosamente l’uruguaiano con il suo scalo a Roma. Tifosi e siti impazziti ieri pomeriggio, per un storia pubblicata su Instagram dall’ex Fiorentina con la bandiera dell’Italia: «Sta arrivando nella capitale, è fatta». Peccato che il padre di Lucas, Ricardo, racconti un’altra storia: il figlio sarebbe tornato a Istanbul, dopo una preparazione con un pt in Portogallo e un breve passaggio a Fiumicino per prendere la coincidenza. «Ancora non lo abbiamo mai incontrato», assicura infatti Lotito, nonostante Torreira rimanga in cima alla lista dei nomi di Sarri in regia. Qual è la verità? Non è ancora mai stato fatto un rilancio biancoceleste dai 10 milioni iniziali a 12 milioni più 3 di bonus al Galatasaray, che pretende suppergiù quella cifra (15 netti) e lavora già su Paredes (e non solo) alla sua eredità. L’uruguaiano non sa ancora quale maglia vestirà, ma sta giocando d’anticipo, sfoggiando un accordo verbale con la Lazio per ottenere comunque un adeguamento in caso di permanenza in Turchia. Anche il suo manager Bentancur, che aveva sbandierato cifre della trattativa, appuntamenti mai andati in scena e qualche storta, in serata è costretto a riportare un po’ di calma: «Per ora la Lazio è andata su un piano b, poi si vedrà».

CORSA - Tergiversa, Lotito. Per carità, nelle prossime ore non è escluso un affondo sull’uruguaiano, una volta ricevute anche ulteriori rassicurazioni sul ginocchio sinistro malconcio, ma ancora c’è un ballottaggio apertissimo. Anzi, il patron può sfruttare la voglia di Torreira di raggiungere l’amico Vecino per spaventare il Torino. Lo scorso venerdì a Milano, il presidente aveva fatto una doppia offerta di 30 milioni più 5 di bonus per Ricci e Sanabria, beccandosi il no di Cairo. In serata aveva chiuso Castellanos in attacco, ma rimane nel mirino sull’Under 21. Juric ne farebbe a meno, i biancocelesti singolarmente offrono 15 milioni più 5 di bonus, i granata vorrebbero arrivare almeno a 20 per mettere un punto. Ma perché spendere di più per Ricci invece che per Torreira come vertice basso? Le risposte sono nei quasi sei anni di differenza, ma soprattutto nell’ingaggio. Il sudamericano guadagna giù oltre tre milioni e vuole fare un ulteriore salto. Risparmiare su questo darebbe alla Lazio più chance di offrire poi 4 milioni a Zielinski e magari a Berardi in un estremo tentativo. A Sarri vanno bene entrambi i registi, al momento invece non transige sulla mezz’ala e l’esterno. A differenza di Hudson-Odoi e Karlsson, il giovane Isaksen era un nome accantonato da tempo. Sulla fascia la Lazio attende ancora che la Juve ceda al rinnovo del prestito di Luca Pellegrini con riscatto a 8 milioni, subordinato alle presenze e alla Champions. Domenica Lotito sarà di nuovo a Milano per i diritti tv e sono attesi - si spera stavolta - i fuochi d’artificio. Il Messaggero/Alberto Abbate

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