Beppe Signori a RadioLaziale: "La Lazio il salto di qualità lo ha fatto grazie a Baroni"
Beppe Signori, ex attaccante biancoceleste, oggi spegne 56 calendine e per festeggiare il compleanno è intervenuto a RadioLaziale
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Grandi festeggiamenti per Beppe Signori, l'ex attaccante della squadra biancoceleste oggi compie 56 anni. Oltre ad essere il 10° marcatore nella storia della Serie A, con un totale di 188 gol in 344 presenze, Signori ha vinto 3 titoli di capocannoniere con la squadra biancoceleste ed è stato vicecampione del mondo con la Nazionale Italiana nel 1994. Le 5 stagioni disputate con la maglia della Lazio hanno segnato una storia d'amore indissolubile, nonostante la cessione al Parma nel 1995 e alla Sampdoria nel 1998. Per festeggiare il suo 56° compleanno, Signori è invervenuto a RadioLaziale.
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Beppe Signori a RadioLaziale
Sono sempre grato a tutti i tifosi. Ho sentito il nuovo coro, conferma che questo è un amore mai limitato al solo giocare con i colori biancocelesti. Per me è un motivo di grande orgoglio, ringrazierà sempre i tifosi che mi hanno dimostrato grande passione e grandi amore, tutto ricambiato. Quando ripenso a quello che hanno fatto i tifosi per me, quando sono scesi in piazza, è una sensazione d'orgoglio. Probabilmente se fossi nato dieci anni dopo avrei vinto anche qualcosa con la Lazio, ma per me quel gesto dei tifosi vale dieci Scudetti. Ho vinto la stima, l'amore e l'affetto di tutti i tifosi laziali. Ancora oggi ne vado orgoglioso, come di essere capitano della Lazio, un grande responsabilità, ma anche grande orgoglio.
Riguardo il mister Baroni e la Lazio
Mi piace la mentalità, quella di affrontare ogni partita a viso aperto, cercando di fare un gol in più dell'avversario. C'è qualità e non è nei pressi della zona Champions a caso. Le difficoltà ci sono e ci saranno, fa parte del campionato, ma il salto di qualità di cui aveva bisogno lo ha fatto grazie alla mentalità che ha portato Baroni.
Il ricordo più bello nella Lazio
Avendo segnato tanti gol non è facile (ride, ndr). Penso che scelgo il derby del 6 marzo, con il gol di destro. Penso sia, insieme al gol con l'Inter e al Torino, i momenti che ricordo con maggior frequenza, i più importanti. Decisivi no, perché il gol segnato a Bruno non ci ha portato la vittoria, ma i più importanti.
Riguardo un ritorno allo stadio
Presto. Nel senso che ho deciso di venire a vedere una partita importante. Manco da troppo tempo ed è giusto che mi faccia vedere.