Quando un ciclo si chiude, spesso se ne apre un altro ancora più grande. È la storia della Lazio targata Lotito: cadute e risalite, declino e rinascita. Il presidente e il direttore sportivo Fabiani, bersagliati dalle critiche la scorsa estate, possono ora vantarsi della scelta di puntare su Marco Baroni. In tanti avevano lodato le sue imprese a Verona, alcuni si erano avvicinati solo a parole, ma è stata la Lazio a credere davvero in lui. Lotito e Fabiani hanno osato, scegliendolo in quella che è stata probabilmente l’estate più complicata dal 2004. Oggi Baroni è motivo di orgoglio per la Lazio e un rimpianto per chi ha esitato. Fortunata la Lazio che lo ha e che punta a tenerselo stretto.

Il contratto del tecnico è valido fino al 2026, senza opzioni. Il rinnovo, come riportato dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, è già in fase di pianificazione, manca solo la definizione dei tempi. Si ipotizza un primo approccio tra Natale e Capodanno, con un incontro decisivo a inizio 2025. La trattativa potrebbe concludersi dopo il mercato di gennaio, ma al più tardi entro la primavera.

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La strategia

La situazione ricorda quella vissuta con Sarri, il cui rinnovo arrivò dopo appena un anno: firmò fino al 2025 dopo essersi legato alla Lazio nel 2021. Baroni sarà ricompensato per i suoi successi con un contratto più lungo e remunerativo. Attualmente guadagna un milione di euro più bonus, tra cui uno legato allo scudetto, inserito per motivare e spronare. Il nuovo accordo potrebbe estendersi fino al 2027, con opzione per il 2028, oppure prevedere direttamente un triennale fino al 2028. Parallelamente, l’ingaggio del tecnico sarà almeno raddoppiato, con bonus legati agli obiettivi futuri, come il ritorno in Champions League, che resta il sogno per il prossimo anno. A 61 anni, Baroni sta cogliendo l’occasione della sua carriera, ponendo basi solide per il successo.

Il legame

Baroni ha saputo immediatamente calarsi nell’anima laziale, incarnandone lo spirito in tempi record. Fin dal primo giorno ha dichiarato: «Dobbiamo giocare per la nostra gente», favorendo una connessione autentica tra squadra e tifosi, che oggi gli riconoscono questo merito. Tra i suoi successi spicca la valorizzazione del mercato dell'anno scorso: Guendouzi e Rovella, poco considerati da Tudor, sono oggi colonne della squadra. Inoltre, Baroni ha fatto brillare gli acquisti estivi, con giocatori come Tavares e Dia che hanno visto aumentare vertiginosamente il loro valore. Anche Isaksen e Noslin, finalmente determinanti, sono ora al centro delle attenzioni.

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