Esattamente come un anno fa in Europa League, la Lazio torna da Rotterdam con le ossa rotte. Il risultato è di 3-1 e, come la scorsa stagione, a sbloccare il risultato è stato Gimenez, bestia nera della Lazio con 5 gol in 3 partite. I biancocelesti però non sono mai stati all'altezza, la rete di Pedro su rigore è stata casuale.

Uno dei pochi a salvarsi è Provedel, che comunque non fa drammi: "Per me non è suonato nessun campanello d'allarme, avere difficoltà in Champions è normale per tutti. Nelle prime due gare siamo andati oltre le difficoltà, questa volta siamo arrivati con l'atteggiamento sbagliato e senza lo spirito necessario per fare punti."

Più critico, invece, Pedro: "Abbiamo regalato un tempo intero in una competizione nella quale non si può regalare nemmeno un minuto. Dobbiamo cominciare meglio le gare, altrimenti fare risultato sarà difficile. Serve un'altra mentalità."

Sarri è insoddisfatto dell'atteggiamento: "Nel primo tempo eravamo timorosi, impauriti dalla loro aggressività e dalla loro pressione. Non mi è piaciuto, speravo avremmo avuto molta più personalità. Va anche detto che loro hanno vari giocatori di gamba, noi no. Il pressing alto con quella poca intensità come lo abbiamo fatto noi non ha senso. Negli ultimi 25-30 minuti abbiamo giocato meglio di loro, analizzando i dati la differenza non è così ampia. Se l'atteggiamento è questo non riusciamo a rimetterci in carreggiata. In Champions siamo con l'acqua alla gola, camminiamo in punta di piedi."

Corriere della Sera
La Repubblica | Sarri e la squadra, tutto sbagliato. "Troppo timorosi, così non va"
Il Messaggero | La Lazio rivede i vecchi fantasmi