Sarri parte con un gol di vantaggio: né poco ma nemmeno tanto. 90 o 120 minuti per entrare nella storia, portando ai quarti i biancocelesti per la seconda volta nella storia. Nessuno avrebbe osato immaginarlo fino al 14 febbraio scorso, quando si è compiuta l'impresa all'Olimpico. Nessuno avrebbe pensato che la Lazio si sarebbe potuta competere l'accesso ai quarti con il Bayern Monaco partendo con il vantaggio dell'andata, eppure il calcio è questo e stasera i tifosi biancocelesti, ma anche il resto d'Italia, seguirà con apprensione la gara. 

C'è anche una questione di ranking Uefa e di interessi finanziari: eliminare il Bayern vorrebbe dire consolidare il primato nella classifica per nazioni e aumentare la possibilità che nella prossima stagione si possano iscrivere alla SuperChampions cinque squadre italiane anziché quattro. Appena subito dopo l'Italia 'è la Germania: 15.571 la prima e 14.500 la seconda. A seconda del risultato di stasera si può mantenere la distanza o i tedeschi si possono avvicinare. 

Tuttavia, è pur vero che non si può puntare tutto sulla Lazio: la missione rimane quasi impossibile per i biancocelesti. Sarri e i suoi giocatori dovranno ripetersi tirando fuori un altro capolavoro. La cornice sarà quella di un inferno da 75 mila spettatori come quello dell'Allianz Arena. L'1-0 dell'andata non basta: tenere lo 0-0 per cento minuti, compreso il recupero, è un'impresa assai ardua. La Lazio dovrà essere brava a tenere basso il ritmo e a spezzare il gioco senza farsi sovrastare dall'avvio dei tedeschi. Evitare il gol nei primi minuti è, infatti, ciò che va maggiormente evitato. Sarà importante il modo in cui si difende: serviranno molti anticipi e coperture, associate alla faccia tosta che la Lazio ha mostrato all'Olimpico. All'andata i giocatori si erano mossi con “una sola testa" come detto dal mister a fine gara. 

Il chiusero la gara con 17 tiri, anche se nessuno nello specchio, e conservò il 61% di possesso palla. Bisognerà stare attenti al pressing e cercare gli spazi giusti per ripartire. All'andata la costruzione dal basso era stata perfetta. 4 tiri nello specchio e 1,83 di expected gol: sono questi i rimpianti coltivati da Sarri per il mancato raddoppio dopo l'espulsione di Upamecano. Al solito Ciro Immobile toccherà buttare dentro la palla giusta per ribaltare il pronostico e portare la Lazio dentro una favola. 

 

Il Corriere dello Sport

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