Come arriva il Torino a questa partita? Ci sono eventuali assenze da segnalare in casa granata? 

Il Torino arriva a questa partita con un morale un po’ particolare: fino a martedì sera nella squadra aleggiava grande gioia e fiducia per l’ottima partenza in campionato ma poi la sconfitta in Coppa Italia (con conseguente eliminazione) contro l’Empoli ha lasciato un po’ di amarezza nell’ambiente. Tra gli assenti sicuri ci sono Schuurs e il giovane Ilkhan che sono alle prese con lunghi infortuni. Dovrebbe restare fuori anche l’altro giovane, Savva. La buona notizia per Vanoli però potrebbe essere rappresentata da Vlasic, il nuovo numero 10 granata infatti potrebbe tornare tra i convocati per la prima volta in stagione proprio contro la Lazio.

Non solo la Lazio, anche il Torino è cambiato molto in estate. Come è stato visto il passaggio da Juric a Vanoli?  

Su Vanoli al momento della sua firma c’erano tanti punti di domanda, specialemnete per via della lunga trattativa tra Torino e Venezia per il pagamento della clausola, e anche perché era un allenatore poco conosciuto che non aveva ancora mai fatto nessun tipo di esperienza in Serie A. A dirla tutta però si era già ben distinto in Russia vincendo una coppa nazionale con lo Spartak Mosca nel 2022. Fin dal suo arrivo però ha saputo convincere tutti i tifosi con un atteggiamento deciso ma anche gentile e competente fatto vedere nel ritiro estivo a Pinzolo.

Riguardo il mercato, i granata si sono indeboliti o rinforzati?

Difficile dirlo. Il 30 agosto a mercato finito la maggior parte dei tifosi e degli addetti ai lavori granata - io in primis - avrebbero detto che la squadra era uscita indebolita dalle cessioni pesantissime di Bellanova e Buongiorno. La partenza sprint del Toro però sta facendo ricredere molti e questo match contro la Lazio sarà proprio una sorta di prova del nove per capire il valore del gruppo di Vanoli. I nuovi acquisti che hanno saputo imporsi fin da subito sono il difensore Saul Coco e l’attaccante Che Adams che stanno facendo molto bene.

Vanoli sta facendo molto bene in questo avvio di stagione. Qual’è il suo segreto? 

Dopo tre anni di gestione Juric in casa Torino c’era una grande spaccatura tra chi avrebbe voluto continuare con il tecnico croato - che nel suo triennio era stato in grado di riportare i granata in zone consone della classifica dopo le due stagioni del Covid in cui si era rischiata la retrocessione - e chi invece è stato felice della sua partenza visto che non aveva mai centrato l’obiettivo Europa. Vanoli fin dal suo arrivo è stato molto bravo a compattare il gruppo e a non stravolgere la squadra dal punto di vista del modulo con il 3-5-2 che rimane il punto di riferimento. È cambiato però molto l’atteggiamento e il piano tattico del Toro che rispetto agli ultimi anni cerca di giocare molto di più il pallone e provando a non essere più soltanto una squadra aggressiva. Su questo lavoro va dato merito a Vanoli.

Cosa deve temere di più la Lazio di questo Torino?

Il reparto migliore del Torino in questo momento è il centrocampo con Ricci e Ilic che sono una coppia di grande talento. Grazie a questi due i granata riescono ad essere efficaci anche in fase offensiva con uno Zapata che è sempre un attaccante pericoloso per tutte le difese.

Dove invece possono andare maggiormente in difficoltà i granata?

Probabilmente sulle fasce perché in questo momento il Toro patisce un po’ il gioco di esterni d’attacco veloci e tecnici come mi sembrano quelli della Lazio. Dopo queste prime partite sembra che sia i quinti di centrocampo che i “braccetti” della difesa a tre non siano dei punti di forza come lo sono invece al centro della retroguardia Coco e in mediana Ricci e Ilic.

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