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Un Tudor inedito quello che si prepara ad affrontare il Monza, prossimo ostacolo nella corsa all'Europa.

Riecco allora Palladino, tecnico incrociato ai tempi della Juve. Ieri l'allenatore croato in conferenza stampa ha speso parole al miele per lui, definendolo un “ragazzo sveglio, curioso e che si interessava a tutto" aggiungendo che “sta facendo un percorso affascinante”.  

L'allenatore dei brianzoli è stato un vero competitor per il ruolo di tecnico alla guida della Lazio al termine di questa stagione. Lotito aveva già organizzato un incontro segreto con il suo agente Beppe Riso, salvo poi, viste le dimissioni inaspettate di Sarri, virare tutto su Tudor. È questo l'intrigo da sfondo nel primo confronto tra due tecnici simili come idea di calcio, con un approccio verticale e con la voglia di produrre tanto gioco nella metà campo avversaria. Il 3-4-2-1 li accomuna, anche se per Palladino quel modulo ha rappresentato l'inizio di tutto prima di passare a un 4-2-3-1.

Il suo Monza sta giocando un ottimo campionato ed ambisce ad arrivare tra le prime 10, ma di fronte quest'oggi si troverà una Lazio che, alla guida del croato, ha cambiato rullino di marcia: 5 vittorie su 7 partite, 4 su 5 in campionato. Ritmo inferiore solamente all'Inter. La grande compattezza difensiva registrata è una fattore: 5 gol subiti, solo 2 dei quali in campionato. Numeri incoraggianti in attesa di una crescita offensiva: davanti alla porta, la Lazio è la nona forza del campionato con soli 43 gol siglati e quindicesima per tiri effettuati (374), sotto a Frosinone, Udinese e Sassuolo. Serve fare di più per ottenere 4 vittorie su 4 in questo finale di stagione.

 Il Messaggero

35° SERIE A | MONZA-LAZIO 2-2 (11' Immobile, 75', 90'+2' Djuric, 83' Vecino)
Franco, ds Monza: "Con la Lazio match complicato. Colpani, Carboni e Palladino: vi dico tutto"