Stadio Flaminio, Patanè: "Riqualificazione possibile, ma con rigore e attenzione alla mobilità"
L'assessore alla mobilità di Roma parla dei piani per trasformare lo Stadio Flaminio nella nuova casa della Lazio
Intervenuto in mattinata ai microfoni di Radiosei, l'assessore alla mobilità del comune di Roma, Eugenio Patanè, per parlare del progetto di riqualifica dello Stadio Flaminio, che potrebbe diventare la nuova casa della Lazio. Queste le sue parole:
Nei giorni di grandi eventi quali le partite di calcio, come funziona la mobilità?
C’è un piano di viabilità per eventi che spostano decine di migliaia di persone. Quando venne costruito l’Olimpico, attorno non c’era grande urbanizzazione, poi nel tempo si è costruito e c’è stata una doppia attrazione: quella dei residenti e quella di coloro che arrivavano per gli eventi
Lavoriamo su due fattori:
Da un lato la chiusura delle strade e le relative modifiche alla mobilità, dall’altro l’incentivazione del mezzo pubblico e disincentivazione del privato. Abbiamo 15 aree parcheggio per circa 5000 posti auto, oltre alle navette per i tifosi ospiti. Oltre alla sharing mobility potenziata nel giorno della gara. Servirebbe un numero di posti auto pari almeno al 20% dell’afflusso previsto
Il problema traffico paga l’assenza di una fermata metro nelle immediate vicinanze dello stadio. Ci sono novità in tal senso?
Se il Campidoglio insiste su questa strada è perché ritiene, anche in forza di determinati interventi strutturali, lo stadio Flaminio sarebbe un luogo adatto per la Lazio. Come sapete, abbiamo aperto i cantieri a Piazza Venezia della metro ma abbiamo ottenuto i finanziamenti per arrivare fino alla Farnesina. In questo tratto avremo anche la stazione Apollodoro. Parliamo di un investimento la cui conclusione è prevista in 10 anni. Significa avere un’infrastruttura che porta 10.000 passeggeri l’ora proprio a servizio dello stadio. Inoltre ci sarà un altro tram, oltre al 2, che percorrerà la tratta Piazzale Flaminio-Stadio Flaminio
Parliamo di interventi complessivi per 12 miliardi, io non pretendo di averli tutti nel 2025, ma dobbiamo iniziare una programmazione con il Governo per far sì che questi 12 miliardi vengano programmati nel tempo nel corso di 15 anni
Il presidente Lotito a ottobre dovrebbe presentare un piano di fattibilità per il Flaminio, in particolare per quanto attiene al suo assessorato. Cosa accadrà?
Ogni volta che c’è un progetto di questo tipo, come è stato per lo stadio della Roma, dobbiamo essere molto rigorosi. Dobbiamo analizzare il progetto complessivo e le conseguenze che questo comporta in termini di mobilità. Valuteremo gli effetti sulla mobilità di un attrattore di traffico così importante nelle giornate in cui verrà utilizzato lo stadio, quindi nel infrasettimanale per le partite di Coppa. Ovviamente le situazioni di traffico cambiano tra settimanale, festivo e prefestivo. Ci vuole un’analisi concreta di flussi di traffico per i diversi vettori di mobilità. Rispetto ad altri progetti del passato, stiamo parlando di uno stadio inserito all’interno di una realtà consolidata da un punto di vista urbanistico, non uno stadio nel nulla
Il quadrante del Flaminio già prevede una riqualificazione con il Progetto di Cassa Depositi e Prestiti su un’area di un’area di circa 45.000 metri quadri di superficie. A livello di cubatura la zona è satura: questo non limita la possibilità di ammortizzare i costi di chi dovesse investire sul Flaminio?
Questa è anche una cosa che dovrà valutare Lotito. Per ammortizzare l’investimento secondo noi si può fare qualcosa di diverso
Ogni tanto si parla di compensazione urbanistica per cui il potenziale investitore potrebbe dire “io sistemo il Flaminio, ci metto un sacco di soldi". Visto che qua non posso edificare nulla perché c’è già un progetto che è stato approvato, di fatto posso fare qualcosa da un’altra parte della città di Roma?
Mi consenta di non rispondere a questo. Io capisco lei fa il suo lavoro io non posso rispondere nel senso che di queste cose si occupa il collega Maurizio Veloccia. La cosa che le posso rispondere è che in quel luogo degli aumenti di cubatura piuttosto che delle compensazioni siano sostanzialmente impossibili
Ipotizziamo che Lotito riesca a presentare il progetto preliminare entro la fine del 2024. Quali sono i tempi secondo lei?
Lei ha parlato di 2030, 2031, credo siano date compatibili con una riqualificazione complessiva dello stadio. Ora c’è questo appuntamento ad ottobre col Sindaco, io direi di andare in fila. Lavoriamo insieme, la disponibilità nostra c’è, credo che per le ragioni che le ho detto quella sia un’area che può essere adibita a uno stadio bello e importante. La Lazio e diciamo noi come Amministrazione comunale ci crediamo in questo progetto