Il Messaggero | Lazio, diktat Sarri: vuole Kamada o Hudson-Odoi
Senza spaghetti, solo Ricci sul piatto. Venti milioni (compresi i bonus) o Lazzari dentro per chiudere il conto, ma Cairo non batte lo scontrino: «Più di questo non posso», giura Lotito, dopo l’ultima offerta recapitata ieri al Torino. Il patron prova ancora ad accontentare Sarri almeno sul regista italiano, dopo un weekend di scintille e tensioni dentro l’hotel Auronzo. Anche fuori, a dire il vero: Lotito è stato contestato domenica sera, durante il discorso di presentazione della rosa (identica all’anno scorso senza Milinkovic, mica poco), Maurizio è stato invece osannato ed è rimasto in silenzio al campo Zandegiacomo. Il presidente ieri ha lasciato il ritiro ed è volato per trattare i diritti tv a Milano: «Chissà se i tifosi capiscono che da quelli dipende il futuro della Lazio e di tutto il calcio italiano. I fischi non mi hanno ferito, li trasformerò in applausi molto presto, come l’anno scorso col secondo posto. In questa settimana sbloccheremo il mercato. Intanto ora vedrete Castellanos, se è più forte di Sanabria che Sarri aveva inizialmente indicato».
È solo una conferma di ciò che abbiamo sempre raccontato, ma anche delle divergenze di vedute fra Lotito e Maurizio. Il risultato è uno stallo pericoloso. Anzi, ora c’è pure l’ingorgo extracomunitario. Proprio il tesseramento di Castellanos lascia libero solo un altro posto. Domenica sera Sarri ha stoppato al momento Zakharyan, il 20enne russo che la Lazio ha in pugno per 11 milioni più bonus, sponsorizzato addirittura da Capello: «Ha un enorme potenziale. Spero che possa diventare l’erede di Milinkovic e una stella del campionato italiano». Maurizio non discute il talento, ma ha spiegato a Lotito: «Ho bisogno di giocatori più pronti con la Champions». Lo è il 26enne Daichi Kamada, svincolato dall’Eintracht, dinamico e intelligentissimo a livello tattico. Il nodo è legato allo stipendio (richiesta di 5 milioni), ma anche Lotito lo vuole e oggi (c’è l’incontro) è pronto ad alzare le commissioni agli agenti e a riconoscere al giapponese un triennale da 3,5 milioni più bonus. Il problema è che a Francoforte sono convinti che Kamada si sia ormai promesso all’Atletico Madrid e stia bluffando. Vedremo, anche perché il gioco a incastro sugli stranieri non è mica finito. Ci sono altre riflessioni in atto e riguardano l’esterno.
COMUNITARI - Berardi non arriverà, Lotito ormai è stato fin troppo chiaro. C’è Karlsson in ballo, ma Sarri preferirebbe tornare a lavorare con Hudson-Odoi, che ha già detto sì a raggiungerlo. Bisogna fare in fretta perché c’è il Fulham in agguato. Il Chelsea lo dà in prestito con obbligo di riscatto, ma il passaporto inglese lascia anche questo affare freezato. E non sembra poter aprire chissà quali margini di manovra nemmeno la richiesta condivisa da Lega e Figc, e inoltrata ieri al Coni per decidere «l’equiparazione a quelli comunitari dei calciatori provenienti dal Regno Unito»: non si conoscono né le tempistiche né le chance di accoglimento in questo mercato. Se Kamada dirà no, Sarri vorrebbe dare la priorità ad Hudson-Odoi e puntare su un altro centracampista comunitario: rispunta il 27enne austriaco Florian Grillitsch (agenzia You Firt), che però è appena tornato da svincolato all’Hoffenheim a fine giugno. «L’allenatore decida - chiosa Lotito - o lo farò io». Intanto domenica sera sondaggio con l’agente Giuffredi per Mario Rui, vicino al rinnovo. È stato riproposto anche Valeri, prima o poi andrà fatta una scelta anche sul terzino sinistro. Il Tempo/Alberto Abbate