Lazio, Lotito: “Portare il nome della Lazio in Arabia grande responsabilità. I tifosi rappresentano il 12° uomo in campo”
Una volta terminata la conferenza stampa di presentazione della partnership tra Regione Lazio e S.S. Lazio, il Presidente Claudio Lotito è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Channel. Queste le sue parole:
“Dal punto di vista anagrafico, dal 1900, noi rappresentiamo la prima squadra della capitale e quindi rappresentiamo un veicolo importante per la regione per promuovere non solo il territorio dal punto di vista storico-monumentali ma anche la sue peculiarità in termini di Made in Italy, di enogastronomia e di tutta una serie di iniziative, soprattutto del turismo, che è fondamentale ed oggi è un grande volano per l’economia italiana e della Regione Lazio.
Portare il nome della Lazio a Riyad è una grande responsabilità e mi auguro che la squadra capisca l’importanza del ruolo che va a svolgere con questa competizione e soprattutto del messaggio che rappresenta. Mi auguro che la squadra ci arrivi determinata, coesa, soprattutto sapendo di rappresentare quelli che sono gli interessi di tutta la popolazione della regione Lazio e più in generale dell’Italia. Sono 180 paesi collegati, siamo in un territorio che sta investendo tante risorse per la crescita del calcio. Il calcio italiano viene preso da esempio e il fatto di poter conseguire un risultato importante può costituire un punto di riferimento per il mondo del calcio, non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
Voglio una squadra determinata, unita e coesa che lavora all’unisono per raggiungere tutti insieme il risultato. Non è solo la squadra che va in campo, la squadra è composta dai calciatori, dallo staff tecnico, dallo staff sanitario, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dalla società. Tutti devono lavorare uniti per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
I tifosi rappresentano il 12° uomo in campo. Non è una frase fatta ma la realtà. Avere un pubblico che ti sostiene nei momenti di difficoltà durante la gara è un elemento importante, che stimola psicologicamente i giocatori e soprattutto li responsabilizza per far capire che non lottano solo per loro stessi ma soprattutto per un popolo che crede in loro e che spera possano portare dei risultati nell’interesse dei colori biancocelesti e nell’interesse della nostra storia che ci ha visto sempre protagonisti. Soprattutto per non smentire che siamo la prima squadra della capitale, non solo dal punto di vista anagrafico ma anche dal punto di vista sportivo”.
Il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, è intervenuto anche in zona mista. Di seguito le sue dichiarazioni: "Non è la prima volta, noi già in altre occasioni abbiamo portato anche i risultati e speriamo sia di buon auspicio. in un contesto di questo genere dove in questo momento l’Arabia è il paese che ha maggior disponibilità economica per poter fare grandi investimenti, può essere una prova importante per le nostre aziende, per il nostro territorio, per fare scoprire a determinati paesi l’importanza della nostra Nazione e quindi far fare degli investimenti che siano mirati all’insegna di quelle che sono le necessita del nostro Paese. Noi professiamo il principio di De Coubertin, l’importante è partecipare però con profitto e risultato nel senso che ci giochiamo pienamente la possibilità di poter vincere un ulteriore trofeo.
È una competizione diversa, per la prima volta viene fatta a gironi, sicuramente è più avvincente ed, essendo arrivati secondi ci confronteremo con l’Inter mentre il Napoli con la Fiorentina.
In un contesto di questo genere vincere un trofeo significa portare il nostro marchio, il nostro brand, il brand della regione Lazio a tutto il mondo, ha una capacità di diffusione capillare ed a questa competizione assistono 180 paesi nel mondo. Quindi riuscire a conseguire un grande risultato rimane nella storia ma soprattutto diventa un punto di riferimento per questi paesi.
È un torneo importante, avvincente, non facile da conseguire, arriviamo un po’ incerottati però speriamo che la squadra mantenga quel profilo di determinazione, spirito di gruppo e di voglia di raggiungere a tutti i costi i risultati. Loro ci credono, è una squadra che è stata allestita per competere alla pari con tutti, poi il campo è il giudice. È una squadra che anche dai risultati che ha ottenuto ha dimostrato di poter affrontare squadre più attrezzate e di cadere con quelle meno attrezzate, daresti dimostra che le partite non sono scontate.
Il sottoscritto ha investito oltre 100 milioni sui nuovi acquisti, e i giocatori che vengono dalle parte più disparate dall’Europa, e qualcuno anche fuori, si sono dovuti ambientare a Roma e con la squadra. Ci è voluto del tempo per creare quell’alchimia nello sbagliato tale per cui i nuovi hanno dimostrato di non aver nulla da invidiare a quelli già presenti nella rosa. Si è quindi creata questa unione dialettica che sta portando a dei risultati e se solo tutti lavorano all’unisono diventano tutti indispensabili, non ce una priorità. Questa alchimia nello spogliatoio deve essere favorita anche dalla società. Ho lavorato per cercare di creare le condizioni migliori per dimostrare a ognuno le loro potenzialità. Noi non facciamo la collezione di figurine Panini, noi cerchiamo di inserire le persone funzionali al progetto con le caratteristiche tecniche e mentali adeguate al contesto. Io posso fare le cose come società, cosa che sto facendo in termini infrastrutturali, tant’è che la struttura della Lazio è invidiata da tutti, poi dopo sul campo scendono in campo loro. Io posso metterli nella condizione di favorire certi processi usando la logica del padre di famiglia: mettere tutti nella stessa situazione però nello stesso tempo nel rispetto delle regole perché se qualcuno sbaglia bisogna che se ne renda conto. Vogliamo creare un principio di unita dove deve scendere in campo quello che è più in forma in quel momento e chi è più funzionale in quella partita".