Il DS Fabiani: "Nessuno ha sottoscritto la risoluzione di Luis Alberto, Sarri ha capito che si era rotto qualcosa. Estirperò..."
Il Direttore Sportivo, Angelo Fabiani, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per commentare l'attuale situazione a Formello
La Lazio ieri è tornata a vincere e lo ha fatto contro la Salernitana in uno stadio che però non ha digerito le sconfitte contro la Juventus in Coppa Italia e soprattutto contro la Roma nel derby ed ha contestato aspramente squadra e società.
La situazione a Formello non è dunque delle più rosee e per chiarire la situazione è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio il Direttore Sportivo, Angelo Fabiani.
Le parole del Direttore Sportivo, Angelo Fabiani:
"Il momento attuale e l’emozione di incontrare il suo passato? L’emozione era soltanto rivolta verso la Lazio per conquistare tre punti, nel mio ruolo non c’è spazio per il passato, l’attenzione era rivolta alla Lazio. Veniamo da un momento no ed era necessario fare punti.
È giusto che un dirigente ci metta la faccia quando le cose non vanno bene ed è giusto fare un passo indietro quando le cose vanno bene.
La contestazione di ieri? Io dico che ognuno di noi che è un personaggio pubblico (giocatori, allenatore e direttori) è giusto prendere applausi quando sono meritati e fischi e contestazioni quando è giusto. Serve assumersi le responsabilità davanti a fischi legittimi e giustificati. Nella vita bisogna affrontare le cose nella stessa maniera sia quando le cose vanno bene sia quando vanno male da veri uomini.
Sulle parole di Luis Alberto:
Il caso Luis Alberto? Ieri era la serata meno adatta per dirlo ma non posso stare nel cervello di Luis Alberto. Tempo fa con l’avvento di Tudor mi disse che probabilmente a fine anno avrebbe preferito cambiare casacca per una serie di motivi che non sto qui a dire e io gli dissi che abbiamo il dovere di finire la stagione nel migliore dei modi e a fine anno avremmo valutato la situazione. Ma nessuno ha sottoscritto la risoluzione. In estate a Luis Alberto gli è stato rinnovato un contratto per 4 anni e c’è stato anche un momento di flessione tanto che non volle andare in ritiro, dopo la mia intermediazione e del presidente si arrivò alla conclusione di sottoscrivere il contratto alle volontà del calciatore. Dopodiché dopo 6 mesi ieri sera rilascia quelle dichiarazioni. I contratti sono fatti per essere rispettati, è una situazione che va approfondita con calma. Già da quando Lotito mi affidò il settore giovanile proprio nell’ambiente avevo notato delle storture, cioè la Lazio a servizio del singolo giocatore, allenatore, dirigente etc. senza capire che per avere un futuro ed essere società bisogna comportarsi all’opposto. Tutti a disposizione della società perché la società racchiude una serie di elementi tra cui i tifosi ai quali bisogna portare rispetto e non servirsene. Io dissi a Lotito: “la situazione non è semplice ci sarà da fare un discorso di livello etico e morale, cioè la Lazio deve tornare al centro del progetto”. Io non giudico chi mi ha preceduto so che quando prendo un impegno lo faccio con spirito di servizio verso società e tifosi. Io vengo dalla strada e dico ciò che penso e sto dalla parte della gente e della società e mai mi sono permesso di usare una serie di questi soggetti per scopi miei personali. Se mi sono messo in testa di tagliare i tentacoli a questa piovra ci riuscirò. Io arrivo a Formello alle 8.00 e vado via alle 20.00 mi occupo di molti aspetti della Lazio e a dir la verità coi Giovani e la Women stiamo andando bene. Posso promettervi che farò di tutto e di più affinché la mentalità acquistata dal settore giovanile si incardinerà nella prima squadra. Ad esempio mi sono piaciute le parole di Rovella di ieri. Non bisogna prendere per i fondelli nessuno perché i tifosi vengono allo stadio e vogliono vedere la squadra combattere. A volte si può anche perdere però ci deve sempre essere la percezione che la vittoria può arrivare. Quando si hanno queste percezioni significa che si sta costruendo qualcosa di positivo. Non è possibile che questa percezione sia altalenante e non si può stare ai comodi delle paturnie altrui. Sono tutti dei professionisti non manca nulla, Formello è un impianto sportivo importante in cui si faranno altri lavori per il settore giovanile. Sta nascendo un nuovo centro. La Lazio dovrà investire anche sui giovani. Quando sono arrivato qui non avevo ben chiara la situazione della primavera e sono stato ad osservare per 6-7 giornate ed è stato un disastro allora presi una decisione drastica: presi i giocatori che non incarnavano la lazialità e li misi fuori rosa e portai la squadra ad allenarsi fuori da Formello. La giornata dopo vincemmo e dopo partì la scalata che portò alla Supecoppa. Lotito avalla le mie intenzioni e mi dispiace che spesso e volentieri ci si nasconde dietro Lotito, l’unica colpa che ha Lotito è che si assume sempre la responsabilità anche di errori altrui e questo lo pone sul piano di chi sbaglia. L’80% delle volte gli sbagli li commettono i dirigenti allenatori etc. no il presidente. Mi dispiace che questa cosa non emerga. Lotito in 10 anni non mi ha mai imposto una strategia societaria mi ha lasciato campo libero e ho sbagliato, ma anche li si è preso lui la responsabilità. Se ho sbagliato degli acquisti li ha sbagliati Fabiani e no Lotito. Lui è un grande intenditore di calcio. Lui non entra in situazione tecniche e di mercato, ma nella vita e nel calcio non contano i soldi ma le idee. Il Bologna sta facendo un grande campionato ma non ha speso 200 mln. Il Napoli sta attraversando lo stesso problema nostro. C’è tanto da lavorare. A Torino parlavo con Giuntoli e mi ha detto che non sapeva se ce la facesse a rimettere a posto le cose. Ai tifosi dico che noi siamo dalla mattina alla sera per migliorare le cose non per servirsi della Lazio ma perché noi dobbiamo essere al servizio della Lazio e questo concetto deve essere usato da tutti. Poi io intervengo e lo faccio per il bene della società e collettività. Mi Incazzo quando si vuole far passare un messaggio di ruffianeria per gli interessi personali. È un metodo che non funziona. Sappiamo quello che dobbiamo fare. Gira l’idea che non c’è società, ma una società lo si vede da quello che fa e i risultati. I risultati arriveranno se c’è programmazione.
Non passerà inosservata la situazione di Luis Alberto. Non dobbiamo fare guerra a nessuno ma non accettiamo compromessi di alcun genere. A Luis Alberto è stato rinnovato il contratto alle sue condizioni e dopo 6 mesi ha fatto queste dichiarazioni fuori luogo. Ascolteremo le ragioni e trarremo le nostre conclusioni.
Le altre situazioni rinnovi? Stiamo andando avanti: Patric lo abbiamo rinnovato così come Provedel, stiamo facendo altri rinnovi di caratura minore come in primavera. Stiamo parlando con l’entourage di Anderson per una proposta di 5 anni dettata dal fatto che ci troviamo di fronte ad un vero professionista. Ciò significa che la società ci tiene, non sono cifre poi insignificanti sarebbe il terzo della rosa per cifre e lo stesso Luis Alberto ha il secondo contratto più importante. Ciò perché il presidente ci teneva a non smantellare la squadra, il presidente ha accontentato Milinkovic. Milinkovic a Ryad ci ha salutato tutti e non ha nulla contro la società. Quando ho iniziato io c’erano solo due tipi di società chi cedeva e acquistava. Ora ce ne sono cinque tra procuratori, famiglia, società calcistiche. Mettere d’accordo tuti non è facile rispetto a tanti anni fa. Per fare i contratti bisogna essere in due. La volontà di rinnovare Anderson c’è vi posso garantire che è un contratto importante ciò dimostra l’affetto della società verso il ragazzo.
Su Zaccagni:
Zaccagni lo affronteremo e cercheremo di andare incontro alle esigenze del ragazzo perché ha dimostrato di dare un apporto significativo, poi da qui a sottoscrivere il contratto deve esserci la volontà del giocatore. In un calcio dopato se ti offrono 50mln di stipendio devi alzare le mani.
Su Kamada:
Su Kamada c’è da fare chiarezza, ci siamo legati a Kamada per 1 anno ma volevamo fare un pluriennale. Senonché il calciatore ha voluto fare un anno e tenersi l’opzione di rinnovo. Sarà di competenza del calciatore. Noi pur di prenderlo gli abbiamo concesso la clausola e a fine anno vedremo cosa vorrà fare l’importante è che si programmerà il futuro. Tutti utili nessuno indispensabile.
Mi dispiace vedere i tifosi delusi, tutti vorremmo gioire insieme ai tifosi, dobbiamo fare un programma e costruire un modello, ma non può prescindere dal fatto che il tesserato sia al servzio della società. Questo concetto si era smarrito e quando avviene ciò si mettono dei meccanismi come quello di ieri sera.
Su Sarri:
Dimissioni Sarri? Quando si va a Coverciano si dice: mai dare le dimissioni. Un allenatore ha mille modi per farsi esonerare, ma se Sarri ha deciso di buttare la spugna anche se il sottoscritto ed il presidente hanno tentato fino alle 18.00 del pomeriggio, ma ci ha pregato di accettare la sua decisione perché aveva capito che il giocattolo si era rotto, ma il rispetto per l’uomo da parte della società è stato che non ha accettato seduta stante le dimissioni, ma gli è stato riconosciuto lo stipendio fino a giugno e vi posso garantire che lui era intenzionato a firmare le dimissioni senza prendere un euro. Ho chiamato il presidente e gli ho spiegato la situazione e il presidente ha detto: “è una persona per bene e gli riconosciamo lo stipendio fino a giugno”. Qui passano troppi messaggi negativi, le verità non si sa perché non passano, nessuno ha scritto una riga verso il senso di appartenenza.
Si arriva a Tudor perché poi ti devi porre gli interrogativi e siamo andati verso una soluzione che evidentemente ci dava la possibilità di iniziare un programma tecnico. Oggi serve setacciare il mercato mondiale per calciatori che si addicono a Tudor. Tudor è stata una scelta programmata e programmatica.
Gli infortunati ce li portiamo dietro da inizio anno, la stragrande maggioranza di questi infortuni sono di natura traumatica (vedi Zaccagni, Provedel) eccezion fatto per qualche affaticamento che ci sta dopo 49 partite.
Non può essere che gli altri anni se sono andati male dopo la Champions allora deve andare sempre così. Potevamo fare meglio anche perché ad inizio campionato non c’era Champions e abbiamo sbagliato molte gare con 10/11 di giocatori dello scorso anno. Non tutte le cose vengono per caso e qualcosa sta emergendo però ripeto io non sto qui per soldi, io sto qui per spirito e per dare un servizio e se mi accorgo che qualcuno vuole fare il paraculo con la Lazio capita male con me. Non sono uno scappato di casa, rimango nell’ombra. Potevamo fare molto e molto di più e di ciò ci dobbiamo assumere la responsabilità e dobbiamo andare alla ricerca dei perché
Il settore giovanile la Women: abbiamo messo su una buona struttura dirigenziale, ognuno ha il suo settore. Abbiamo estirpato molte dicerie perché nel settore giovanile serve sorvegliare bene. Abbiamo cambiato molto e mi dispiace quando una società deve fare a men di un collaboratore perché io devo stare al al servizio della società e non viceversa. Stanotte non ho dormito e alle 7.30 stavo qui. Il mio dovere è difendere la società lazio e i suoi tifosi in tutti i settori. Ho fatto il contadino e non me ne vergogno non cercò sviolinate, vorrei che sia ben chiaro che se c’è qualcuno che pensa che non ho capito alcuni giochetti si sbagliano di grosso. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Stando in mezzo alla strada si viene a conoscenza di molte verità, quindi è n avviso io starò dalla parte di chi vuole il bene della Lazio chi starà contro la Lazio si troverà davanti Angelo Mariano Fabiani. La situazione è questa e non può prescindere da un metodo che si deve riappropriare la società. Qui non c’entra Lotito ma chi opera tutti i giorni. Sono figlio del popolo e so tutto di tutti anche al nostro interno a livello di impiegati c’è qualcuno che non ha capito come noi vigliamo gestire la società non si può stare su due piatti. Il magazziniere deve fare il magazziniere con la professionalità più alta come tutti if unzionari e se mi accorgo che qualcuno di questi e presto ci saranno delle novità non possono stare in una società importante come la Lazio. Ci metteremo tempo e ci beccheremo critiche non fa niente l’idea è che ci sia un’idea di fondo. Non si deve essere a ricasco dell’umore delle persone che lavorano in società. Estirpata questa piovra mi godrò un po’ la vita e starò con la famiglia, ma ho preso un impegno e lo porterò a compimento a tutti i costi per il bene dei colori che portiamo e che vanno portati sempre con onestà e non per fatti personali. La Lazio paga anticipatamente gli stipendi e mette a disposizione tutto a tutti, vorrei portare un giorno i tifosi e giornalisti a fargli vedere il settore che Lotito ha costruito per la femminile. Non so quante ce ne siano nel mondo. In altre società il settore femminile non ci dedicano soldi. Qui si spendono milioni perché è giusto.
Spero di essere stato i più chiaro possibile