L'ex sindaco di Roma Rutelli: "Il Flaminio non è adatto, serve chiarezza. Io laziale da sempre"
L'ex sindaco di Roma Francese Rutelli è intervenuto sulle frequenze di Radio Laziale: "Fare un'arena da 50.000 posti in un'area dove non ci sono infrastrutture adeguate è insostenibile"
Quando si farà uno stadio a Roma per la Lazio? Si farà?
Bisogna identificare il posto giusto se si vuole fare lo stadio della Lazio. Penso che lo stadio proposto dalla Roma non sia sbagliato dal punto di vista urbanistico, perché Pietralata è un'area con buone infrastrutture: c'è la metro, treni, autobus. È un posto con un buon livello di servizi e trasporto pubblico, quindi ha senso. Solo un'ignoranza totale, sarò schietto, della realtà romana può far venire l'idea di trasformare il Flaminio in un'arena per concerti, perché il business è nei concerti. Lo stesso è accaduto con il Bernabeu: hanno sospeso i concerti per i prossimi sei mesi perché i residenti si sono ribellati e lamentati. Il tema economico non sta in tre partite di calcio al mese, ma nei grandi concerti. Fare un'arena da 50.000 posti in un'area dove non ci sono infrastrutture adeguate è insostenibile. A chi conosce un po' la città, l'idea di trasformare il Flaminio in un luogo per concerti e calcio, che attira 50.000 persone senza parcheggi e con poca mobilità, non ha senso. Perché la Lazio non fidelizza l'Olimpico?
Quando Cragnotti mi chiese un consiglio su dove localizzare lo stadio della Lazio, lui ci avrebbe messo i soldi. Io proposi Tor Vergata, dove nel frattempo abbiamo portato la linea C della metropolitana, ci sono treni, l'autostrada, molte vie d'accesso. Se vuoi valorizzare lo stadio, come ha fatto la Juve con il centro commerciale, queste sono considerazioni da fare con trasparenza. Non si possono organizzare concerti da 50.000 persone in un quartiere con 8 posti auto, senza metro o treni, paralizzando un'intera area di Roma.
È una follia fare lo stadio sulla Tiberina?
Il problema della Tiberina è legato al fatto che è un'area di esondazione d'emergenza del Tevere. Se c'è un'alluvione, quella è un'area agricola di esondazione controllata, usata per evitare che il Tevere allaghi il centro di Roma.
Per concludere, tutti noi amiamo il Flaminio. Anche io ci andavo a vedere le prime partite. Ma il Flaminio è uno stadio da 24.000 spettatori; se lo raddoppi per i concerti, non dobbiamo prenderci in giro. Negli anni futuri tutti diranno: "Cosa ci siamo inventati?". La trasparenza richiede di chiarire da dove arrivano i fondi. Lo stadio si regge su tre partite al mese o ci sono altre attività?