Il Messaggero | Lazio spuntata: non tira più
Ultimi in Serie A per numero di conclusioni e ne entra solo una ogni 10
Il problema offensivo della Lazio è serio. Contro il Bayern ci sono stati cinque tentativi, ma zero in porta; con il Milan dodici, ma tre in porta. E' riduttivo prendersela con Immobile per le occasioni sbagliate in entrambe le partite se lui è l'unico che ci prova realmente. Paga la necessità di dover fare reparto da solo con le poche occasioni che gli capitano. E' difficile alternarlo con Castellanos, per questo Sarri avrebbe voluto Milik. Il problema, però, è anche nelle fasce. Tutto l'attacco è a secco da quattro giornate, l'ultimo gol è quello di Isaksen, inutile, contro il Bologna.
La Lazo è all'ultimo posto della Serie A per le conclusioni (290) e per le azioni (496) che portano al tiro. Le reti sono 32, dunque la percentuale realizzativa è solo dell'11%. Tra l'altro, il giocatore che ci ha provato di più è Luis Alberto, un centrocampista. E' al primo posto per i tiri (40) davanti a Immobile (35), Castellanos (34), Zaccagni (30) e Felipe Anderson (24).
Dopo la disfatta di Bergamo qualcosa sembrava essere cambiato anche nel modulo. Sempre 4-3-3, ma baricentro di difesa e centrocampo più basso, mentre l'attacco era più alto e ciò infatti ha portato a un 3-1 contro il Cagliari con 12 tiri e i gol di Immobile e Felipe Anderson. Invece ora siamo punto e a capo. I numeri di Felipe e Zaccagni rispetto allo scorso anno sono deprimenti. La società ha promesso a entrambi il rinnovo entro fine marzo, chissà se dopo la firma ritroveranno le prestazioni della scorsa stagione.
Il Messaggero