Nella giornata di oggi, dalle 13:00 alle 19:00, è stata aperta, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, la camera ardente di Vincenzo D'Amico, ex calciatore biancoceleste, protagonista dello storico primo Scudetto della storia della Lazio e non solo. Per ricordare D'Amico, scomparso nella giornata di sabato all'età di 68 anni, Maurizio Manzini, storico team manager biancoceleste, si è recato in Campidoglio e, ai microfoni dei giornalisti presenti, si è espresso ricordando Vincenzo D'Amico. Queste le sue parole, riprese da un filmato pubblicato sul sito Ansa.it:

"Si ricorda un uomo, con pochi difetti ma con tanti pregi, forse il principale era la generosità. Era un generoso, in campo e fuori dal campo. Non penso che debba aggiungere altro.

Ora starà sicuramente facendo disperare Maestrelli, con una delle sue tante cose che faceva. Tommaso si arrabbiava, ma infondo gli voleva molto bene. Adesso sono insieme. Il mio Vincenzo D'Amico non è semplice raccontarlo. Era uno che amava fare scherzi, a me personalmente ne ha combinate di tutti i colori, però era talmente bravo, buono, generoso che non gli si poteva non voler bene, nemmeno per un attimo.

Cosa perde il calcio con la scomparsa di D'Amico? Moltissimo, lascia un vuoto incolmabile, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista della personalità".

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