ESCLUSIVA | Lazio-Verona, il doppio ex Calisti: "Domenica partita trappola per i biancocelesti, importante partire bene già da giovedì in Europa". Sulle parole di Sarri...
La Lazio si prepara per il prossimo turno di Serie A, in programma domenica alle ore 18:00. I biancocelesti riceveranno il Verona all'Olimpico, forte della vittoria ottenuta in casa contro la Sampdoria. La squadra di Sarri viene invece da una sconfitta rimediata contro il Napoli e prima di giocare contro i gialloblù farà il suo esordio in Europa League. Giovedì infatti, la Lazio sfiderà il Feyenoord in casa nella sua prima partita europea della stagione. In occasione di questi due importanti incontri, specialmente quello di domenica contro la squadra veneta, il doppio ex di Lazio e Verona Ernesto Calisti è intervenuto in esclusiva ai microfoni di LazioPress.it.
Queste le sue parole:
La Lazio viene dalla partita persa contro il Napoli. Che ne pensa di questa sconfitta?
"Intanto c'è da dire che la Lazio in questo avvio di stagione ha fatto molto bene, giocando un buon calcio. Poteva addirittura vincere sia con il Torino che con la Sampdoria. La sconfitta contro il Napoli ci poteva stare, i partenopei sono una squadra forte con giocatori di qualità, velocità e dinamismo che possono mettere in difficoltà qualsiasi formazione. Tuttavia, la Lazio ha fatto abbastanza bene nei primi 20 minuti, poteva addirittura raddoppiare dopo il vantaggio trovato nei primi minuti. Io ero allo stadio e ho visto che probabilmente abbiamo sofferto dal punto di vista fisico, in quanto i biancocelesti hanno giocato mercoledì con praticamente gli stessi giocatori, mentre il Napoli ha effettuato molte rotazioni. Dopo i primi venti minuti la squadra di Sarri si è un pò allungata non riuscendo a pressare, lasciando dunque spazio al loro gioco. Poi c'è l'episodio del rigore, che per me era nettissimo. Se la Lazio avesse avuto quel tiro dagli undici metri chissà, l'inerzia della gara sarebbe potuta cambiare. Ciò non toglie che la squadra di Spalletti abbia meritato la vittoria per il gioco espresso. Ora bisogna ripartire, perché la Lazio è forte e lo ha dimostrato." A proposito degli episodi arbitrali che stanno facendo discutere in questi giorni, qual'è la sua opinione in merito alle parole di Sarri? "Credo abbia fatto bene per attirare l'attenzione. Ci sono molte scelte arbitrali che stanno penalizzando la Lazio, sopratutto nella gestione dei cartellini. Il tecnico ha voluto attirare l'attenzione fortemente anche se in modo discutibile. Non dovrebbe essere lui comunque a intervenire, ma una figura della Società" Giovedì inizia il cammino in Europa League per i biancocelesti, come vede la sfida contro il Feyenoord? "Quelle nei campi internazionali non sono mai partite facili. Il Feyenoord è una squadra tosta da affrontare e noi veniamo dalla sconfitta contro il Napoli. La sfida di giovedì serve proprio a dare una risposta mentale a se stessi e ai tifosi." A suo avviso, Sarri effettuerà delle rotazioni per questo incontro europeo? "Sicuramente. In questo avvio di stagione, a livello di titolarità, sono stati utilizzati quasi sempre gli stessi giocatori. È importante in queste partite effettuare delle rotazioni per far riposare i titolatissimi (anche se qualcuno giocherà sempre) e per dare la possibilità a chi è in panchina di entrare in condizione e nei meccanismi della squadra." Degli otto acquisti arrivati in estate, solo due sono attualmente titolari. Cosa ne pensa di questa gestione dei nuovi giocatori? "In effetti è un pò curioso. Sarri durante l'estate si è detto favorevole al mercato fatto, almeno credo, ma finora dei nuovi abbiamo visto poco. Sono stati acquistati determinati giocatori per essere titolari e far fare la panchina a chi già c'era, ma le cose stanno andando al contrario. Chi doveva fare la riserva, ora è titolare. Da fuori non è facile capire la situazione, probabilmente ci sono delle dinamiche che noi non conosciamo riguardo al loro inutilizzo. Tuttavia, rimane il fatto che chi sta giocando ora sta facendo molto bene, da Cataldi a Patric o Zaccagni." Da ex difensore, come giudica le prove del reparto difensivo biancocelste in questo avvio di stagione? "C'è l'impressione che qualcosa stia cambiando, sopratutto a livello di attenzione e concentrazione. Nonostante questo a livello individuale continuano ad essere commessi errori, come in occasione del gol subito all'ultimo dalla Sampdoria. Tutti parlano della palla persa a centrocampo da Marcos Antonio, ma lì la vista più grande la commette Marusic che non fa la diagonale difensiva e non si stringe con Patric lasciando lo spazio per l'inserimento di Gabbiadini, che poi conclude a rete. Quindi ancora si commettono degli errori, sopratutto sulle palle inattive. A me non piace per niente lo schieramento a zona che la Lazio ha scelto di fare nei calci d'angolo e nelle punizioni contro. Si può fare se hai dei difensori alti e fisici, ma noi non li abbiamo e per questo si rischia molto in questo tipo di occasioni." Cosa si aspetta dalla prossima sfida di campionato contro il Verona? "Apprezzo molto i giocatori del Verona e il lavoro che sta portando avanti il tecnico Cioffi. Le cose si stanno rimettendo un pò apposto dopo aver perso molti effettivi importanti in questa sessione di mercato. Ci sono ancora Ilic, Veloso, Lazovic, Lasagna che sono ragazzi importanti per la rosa. Per la Lazio quella di domenica può essere una partita trappola. I gialloblù vengono da una buona vittoria ottenuta contro la Sampdoria, hanno giocato molto bene meritando il successo. È una squadra pronta che fisicamente sta molto bene e si vede. È chiaro che per i biancocelesti molto dipende anche dalla sfida di Europa League di giovedì. A livello mentale fare una buona prestazione e vincere contro il Feyenoord può aiutare molto. In caso contrario, c'è il rischio di arrivare alla gara con il Verona nervosi e questo può comportare un brutto risultato, anche se la Lazio sulla carta è più forte. L'importante dunque è partire già bene giovedì per poi affrontare al meglio la sfida con il gialloblù."