Genoa-Lazio, Sarri: "Qui sto benissimo. Sono integralista? E' un'etichetta che mi hanno dato. Lazzari questo ruolo se lo fa con la sigaretta"
Al termine della gara tra Genoa e Lazio vinta dai biancocelesti Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole:
"Non una Lazio perfetta, però è stata una buona partita. I primi 15 minuti sapevo sarebbero stati difficili, sono una buona squadra con buona aggressività, basta che ti allunghi ed è difficile. Siamo stati bravi con qualità e abbiamo costruito diverse situazioni gol. Difensivamente abbiamo fatto bene, anche se è stata una fase sporca rispetto a quella dell'ultima partita, oggi serviva questo. Nelle ultime 6 trasferte abbiamo vinto 4 volte e pareggiata una. Poi c'è il derby che vale come trasferta, ma per modo di dire. Volevo ci fossero dei messaggi forti, delle ultime 5 ne abbiamo vinte 4 esprimendo un ottimo calcio, quella partita è stata inspiegabile. Volevo che da parte mia e della società venisse fuori un messaggio importante. Io ho cambiato modo di utilizzare i giocatori? Io penso di essere sempre stato flessibile, l'etichetta che ti mettono addosso è diversa. Le caratteristiche di un attaccante che fa 30 gol all'anno sono importanti per capire il gioco. L'anno in cui Ronaldo ha fatto più gol è stato con me, così come anche Hazard. Poi l'etichetta che mettono è 'Sarri integralista' e ti rimane per sempre. Poi Lazzari quando i giocatori fanno queste cose il merito maggiore è il loro. Ci ha provato e poi ce l'ha fatto. Chi ha la velocità di Lazzari il quarto lo può fare con la sigaretta. Felipe Anderson? Se giocasse sempre al 100% non sarebbe alla Lazio o nel campionato italiano. E' un giocatore con qualità fisiche e tecniche straordinarie. Ha questa discontinuità per cui si assenta. A volte quando gli faccio rivedere le partite gli dico che sta facendo il segnalinee. Quelli che hanno giocato con lui anni fa mi dicono che sia migliorato tantissimo. Speriamo di fargli raggiungere il 100% perché se dovesse raggiungere la fine della carriera senza averlo fatto mi dispiacerebbe molto. Contratto? A me non interessa il futuro, per me è la prossima col Torino. E' una squadra a cui bisogna stare dietro, attenti. Spesso ci ha abbandonato in momenti positivi. La mia squadra se trova continuità può fare cose importanti e tutte le mie energie sono dedicate a questo. Poi vediamo come la pensa il presidente, ma è contrordine. La mia idea l'ho sempre espressa tranquillamente, mi trovo molto bene. E' un ambiente particolare e quando ci sei dentro ti accorgi che i luoghi comuni dall'esterno sono finti. Ci sono persone straordinarie e io ci sto benissimo, vediamo l'evoluzione".
E' poi intervenuto anche ai microfoni di DAZN. Queste le sue parole: "Sono soddisfatto della mentalità con cui siamo entrati: Bastava vedere le ultime partite del Genoa, il calcio che giocano e capire che non era facile. Una squadra immatura poteva essere superficiale e pensare che fosse semplice. L'aspetto più importante è la mentalità. I passi falsi sono stati molto meno, lo abbiamo fatto nell'unica partita che non dovevamo sbagliare. Lo sento addosso. Ma nelle ultime partite ci stiamo mettendo apporto, l'obiettivo deve essere azzerare i blackout. Ci ho lavorato ricordandogli ogni giorno il derby, è stata una lezione di vita, non di sport. Finale di stagione? MI aspetto buone prestazioni. O le facciamo o non entriamo in campo. Mi aspetto che continuino a macinare fino alla fine, poi è importante per arrivare in alto e crearsi una mentalità forte. Immobile? Ciro non ha bisogno di avvocati. Ciro ha i numeri. Io lo vedo molto sereno, ha fatto 3 gol. E' una certezza, fa notizia se non segna. Europa? Siamo lì, mi fa piacere che ognuno stesse con le partite già giocate, erano di gennaio e 4 mesi sono troppi secondo me. Ma siamo lì".
Ai microfoni di Lazio Style Radio, il tecnico biancoceleste ha aggiunto: "Oggi partita difficile, perché il Genoa è una squadra che ha fatto bene negli ultimi due mesi. E’ il modo di giocare che hanno che rende la partita difficile, noi siamo stati bravi nell’atteggiamento. Immobile è soggetto a diverse critiche per i numeri straordinari che ha, non deve preoccuparsi di nulla. Felipe Anderson sta limitando i down, anche se li ha ancora. La soddisfazione più grande sarebbe tirargli fuori il 100% del potenziale, prima che finisca di giocare. Penseremo a fare anche altre grigliate insieme, perché siamo stati bene. Io vedo la fase di spinta e offensiva, mi piace che sto vedendo la squadra crescere in quella difensiva. Era normale che nella prima fase alla Lazio qualcosa da pagare ci fosse, adesso vediamo questa evoluzione. Cerchiamo di trovare il nostro 100%, perché ancora non lo abbiamo espresso. Abbiamo ancora dei margini di miglioramento: vanno azzerati i blackout".