Intervenuto in collegamento sulle frequenze di Radio Radio, il direttore sportivo Fabiani ha fatto il punto della situazione in casa Lazio. Queste le sue parole:

Rivoluzione:

È altrettanto giusto capire che bisognava dare una svolta perché avrebbe fatto piacere anche a me lavorare con i vari Milinkovic e Immobile ma putroppo la vita non è così, il calcio non è così. Mi sono ritrovato ad affrontare una sorta di rivoluzione, dove mi sono posto il problema di lasciare ai miei figli un qualcosa di nuovo e pianificato per far sì che in un tempo relativamente corto la Lazio dovrà rappresentare un modello nuovo, tipo Fayenoord, Celtic, ma la stessa Atalanta, che ha sfornato giocatori su giocatori. Sarà il campo a parlare, ma abbiamo scelto questi giocatori insieme al tecnico, non è la società che fa la voce grossa. Quando Sarri si è dimesso mi sono venute le lacrime agli occhi, ho visto un allenatore totalmente affranto, anche a causa di alcuni lutti familiari che hanno portato a questo crollo. Quando un allenatore va via non potrà mai dire non ha lavorato serenamente, con tutti gli allenatori che ho avuto in carriera conservo con loro uno straordinario rapporto, perché l'allenatore deve essere libero di sbagliare e operare come vuole. Io devo dire onestamente che non ho mai ricevuto imposizioni dal presidente, quando bisogna fare un contratto bisogna parlarle, ma solo dopo averlo fatto con l'allenatore. Mi sto trovando bene, non nego che stiamo affrontando un periodo di rinnovamento e un po' di dubbi vengono al tifoso, è legittimo, però parlando con questi giocatori abbiamo visto in loro dei profili interessanti per il futuro e per creare qualcosa di importante. Tutto quello che stiamo facendo lo si sta facendo per migliorare il migliorabile. 

La Lazio ha un forte decific di qualità, in questi 20 giorni si potrà migliorare la squadra da questo punto di vista?

È tutto condivisibile, però come dicevo non bisogna vivere della sindrome del passato. Luis, Sergej ecc hanno dovuto adattarsi e poi sono diventati giocatori importanti. Ci auguriamo che questi giocatori che abbiamo preso possano nel prossimo futuro sostituire al meglio questi giocatori importanti. Sulla qualità, ci sono metodi di gioco che hanno bisogno di un motore diverso. Giusto o sbagliato che sia non lo possiamo sapere. Prima di prendere Dele Bashiru lo abbiamo seguito in Turchia e in Inghilterra, oggi ci sono gli strumenti per vedere ogni singolo dettaglio di ogni giocatore. Dele Bashiru è sopra la media per corsa e accelerazione in Europa con picchi che raggiungono i 37 km/h, abbiamo visto delle qualità utili al nostro allenatore. Folorunsho è un giocatore con un motore devastante e per il gioco di Baroni potrebbe essere utile. Un pizzico di qualità è necessario, ma credo che Castrovilli possa dare la tecnica e qualità in più. Abbiamo avuto delle garanzie sul suo fisico. Credo che questi ragazzi faranno parlare di sé. Sono molto attento al calciatore, deve essere un professionista attento ed esemplare, nella vita privata, quando finisce l'allenamento. Sto cercando di cambiare questa mentalità che un po' si è persa. Essendo romano farò di tutto per conseguire dei risultati, poi siamo nelle mani di Dio, ma la società ha le migliori intenzioni.

Come è stato il concedo di Ciro Immobile

Io ho avuto un bellissimo rapporto con Ciro, due giorni prima di partire per il ritiro mi aveva chiamato dicendo che avrebbe fatto 20 gol e una stagione super, poi le logiche del mercato cambiano. Certamente siamo dispiaciuti 

Realizzare un ricambio generazionale in poco tempo è difficile, bisognerebbe farlo a rate e in più stagioni. Folorunsho è del settore giovanile, ma le società si devono attrezzare con la seconda squadra per preparare i giocatori al grande salto.

Sono d'accordo. Da qui si possano trovare degli spunti perché la nostra Nazionale non sforna giocatori come un tempo. Il discorso è più profondo, noi avevamo nel nostro settore giovanile un 2008 e un 2005. Questi giocatori, in forza con una normativa aberrante che gli consente di legarsi a squadre della terza serie per un compenso minimo, prendono e vanno via. Poi veniamo sbeffeggiati che ci dicono che ce li siamo fatti scappare, ma non è così. La FIFA e le istituzioni che decidono delle norme dovrebbero prendersi la sana abitudine di convocare anche persone che vivono il calcio, tecnici del settore, e fare una tavola rotonda per capire la complessità del nostro sistema. Un 2008 può tranquillamente svincolarsi, andare all'estero e dopo 6 mesi tornare in Italia in una società professionista. Perché la Lazio non lancia giovani? Sardo quest'anno avrebbe avuto la possibilità di avvicinarsi alla squadra, ha preferito cambiare aria. Le commissioni sono diventate un problema, è un sistema che non può funzionare. 

L'amore dei laziali è stato immenso, 26mila abbonati nonostante il periodo.

Sono da medaglia d'oro i tifosi della Lazio. Gli abbonamenti significano l'amore per la maglia Lazio, noi stiamo lavorando per cercare di non deluderli, lo stiamo facendo con un'umiltà straordinaria. Abbiamo individuato un tecnico abituato ad allenare i giovani e che capisce di calcio. Questo è un progetto che vuole avere una finalità, ci si vuole migliorare. L'auspicio è quello di mettersi al servizio dei tifosi e della società

Ci sono aggiornamenti su Dia? E sul vecchio mercato (Rovella, Isaksen e Catsellanos)

Su Dia dicevo che bisogna mettere d'accordo tutti, con la Salernitana abbiamo già i documenti firmati, poi bisogna mettere d'accordo tutte le altre piccole società. In queste ore si stanno risolvendo le ultime cose. La volontà della Lazio è quella di acquistare Dia, l'entourage del giocatore ci ha chiesto un giorno di tempo e ci mancherebbe.

Questi ragazzi hanno un anno in più alla Lazio e possono solo migliorare. Molti di questi giocatori hanno avuto delle richieste, in Italia e all'esterno, ma abbiamo deciso di non metterli sul mercato perché andrebbe contro le nostre logiche.

L'obiettivo stagionale:

Ai ragazzi ho detto che l'obiettivo è che non dobbiamo essere secondi a nessuno, noi dobbiamo sudare la maglia e giocare per chi fa dei sacrifici perchè dobbiamo portare rispetto alla gente. Alla Lazio non c'è spazio per chi predica bene e razzola male. Noi dobbiamo fare il massimo. Dobbiamo promettere al mondo Lazio che faremo il massimo e anche di più. Sono nato con una mentalità vincente, se perdo una partita non dormo la notte e spero che questa rabbia venga percepita dai questi calciatori.

Questo trequartista arriva?

C'è Castrovilli. Con l'arrivo di Dia lui può fare il sottopunta perché lo ha già fatto in passato. Io penso che la squadra sia già completa ed equilibrata. Se ci rendiamo conto che possiamo prendere qualche elemento che ci migliori lo faremo, ma tutti questi nomi che sento sono frutto di sponsorizzazioni di procuratori per scatenare aste. Gli obiettivi che avevamo in mente li abbiamo centrati, in caso se ci potremo migliorare lo faremo sicuramente.

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