L’atmosfera casa Lazio non è delle migliori. Non solo Lotito e Sarri a processo, ma anche la squadra. L’identificazione di Sarri con i giocatori è svanita: si respira aria di pesantezza nello spogliatoio, si è perso il piacere del divertimento e del giocare avviso aperto, si è persa l’attitudine a correre e rincorrere, la propensione ad attaccare e segnare. Ieri i toni in allenamento sono stati alti e Sarri ha parlato alla squadra: “Se pensate che il problema sia io tirate fuori le p… e andate da Lotito”

Come riporta il Corriere dello Sport, i toni forti ci sono stati anche mercoledì, nel giorno del doppio allenamento. Durante le sedute video, il tecnico aveva espresso concetti severi sottolineando amnesia e tecniche e tattiche e le esecuzioni di alcune giocate. Da tempo, però, lo spogliatoio recepisce con meno sopportazione i rimproveri: tante accuse e poche assunzioni di responsabilità. Durante la riunione di mercoledì inoltre la squadra avrebbe proposto un cambio modulo, o 4-2-3-1 o 4-3-1-2. Con il rombo però ci rimetterebbero le ali, per quanto attualmente disarmanti, infatti Sarri non ha mai mai voluto sentir parlare di cambio tattico nella sua carriera, dunque anche alla Lazio continuerà con il 4-3-3. Nelle interviste, il tecnico ha sempre nascosto i deficit tattici con i deficit mentali e lo ha fatto anche domenica quando si parlava di difficoltà offensive.  Come lo scorso anno, Sarri non ha mai pensato che la Lazio fosse da quarto posto, ma che potesse provare ad arrivarci.

Ieri gli Ultras hanno rivelato che nel confronto di Salerno il tecnico ha spiegato che non sa che soluzioni adottare perché il calcio non è una scienza esatta. Innanzitutto, la Lazio deve tornare ad essere un gruppo unito e un'occasione c'è stata già ieri sera: il 2 febbraio è stato il compleanno di Hysaj e il terzino ha organizzato una mega festa invitando squadra, staff e magazzinieri.

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