CdS | Lazio, un punto per blindare l'Europa League: il "tour de force" dopo l'addio di Sarri
Contro il Sassuolo basterà un pareggio ai biancocelesti per qualificarsi in Europa League
Un pareggio contro il già retrocesso Sassuolo sarebbe sufficiente per la Lazio per assicurarsi il sesto posto e la qualificazione all'Europa League, evitando così l'eventualità - benché improbabile - di dover partecipare alla Conference League. Quest'ultima possibilità si verificherebbe solo in caso di sconfitta contro il Sassuolo e di una vittoria della Fiorentina nel recupero contro l'Atalanta il 2 giugno, con un sorpasso basato sulla differenza reti. In pratica, solo se la Lazio finisse settima sarebbe costretta a partecipare alla terza competizione europea per club. Se la Fiorentina, finendo ottava e vincendo la Conference, salisse in Europa League, ciò libererebbe anche il nono posto.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Tudor punta a concludere al meglio il suo ciclo di partite iniziato dopo la pausa di fine marzo, anche per affrontare con più convinzione i futuri colloqui con la dirigenza. Il suo impatto è stato notevole - 17 punti in 8 partite - un rendimento che ha tenuto vive le speranze della Lazio per la Champions, anche se alla fine si è dovuta "accontentare" dell'Europa. Ora l'obiettivo è consolidare questa posizione, un minimo sindacale per il club, che dal 2016 mantiene stabilmente livelli europei. Questa sarebbe l'ottava qualificazione europea consecutiva, considerando anche due partecipazioni alla Champions con Inzaghi e Sarri, e l'undicesima sotto la gestione di Lotito, includendo il 2014/15 quando furono eliminati nei preliminari Champions con Pioli. La Lazio ha raggiunto i quarti di finale dell'Europa League solo due volte (nel 2013 con Petkovic e nel 2018 con Inzaghi), mentre in altre occasioni ha partecipato con meno determinazione, forse concentrata più sul campionato. Nella prossima stagione, l'ideale sarebbe affrontare la competizione con l'obiettivo di andare fino in fondo.