Quando Sarrismo e Lazialità divengono sinonimi: dall'amore corrisposto tra ambiente e Sarri alla crescita di squadra
Bel gioco e Sarrismo vanno a pari passo? In alcune situazioni, molte per i media nell'arco degli ultimi anni, Sarrismo e bel gioco sono la stessa identica cosa. E il paragone con un altro modo di proporre calcio, quello di Allegri ad esempio, definito da lui stesso Corto Muso secondo il concetto per cui per vincere una partita basta essere avanti di un gol, ha chiaramente alimentato questa visione creando talvolta anche delle polemiche proprio con Allegri, che con quel "Bel gioco? A me piace vincere" si fece completamente fautore di quel modo di vedere calcio che nel tempo diversi allenatore hanno adottato.
Ma è giusto affermare ciò? Ridurre il termine Sarrismo solo al bel gioco? Per definizione, il Sarrismo è una concezione di gioco "fondata sulla velocità e la propensione offensiva; anche, il modo diretto e poco diplomatico di parlare e di comportarsi che sarebbe tipico di Sarri". Insomma, si tratta di una concezione che al di là delle idee del mister, che devono essere seguite, deve rispecchiare alla perfezione il modo di essere di Maurizio Sarri, il quale, come sta dimostrando molte volte alla Lazio, più che sul bel gioco bisogna basarsi sul campo, sull'impegno particolare che richiede l'avversario e sul giusto modo per affondare tutte le squadre contro cui si gioca. Servivano unione e pazienza nel derby, e ciò ha portato al gol vittoria di Zaccagni. Serviva tenacia e fluidità contro il Milan, e ciò ha portato i campioni d'Italia a essere surclassati. Ma serviva anche compattezza dietro contro il Napoli al Maradona, con quella difesa che sta raccogliendo numeri importanti. Si tratta di una serie di situazioni in cui, però, l'importante per la Lazio è stato sempre il fatto di avere il predominio della gara.
Così è stato anche contro la Juventus, infatti. Nel match di sabato sera Sarri non si è preso nessuna rivincita così come non ha mostrato che il bel gioco è meglio del "corto muso" di Allegri. La Lazio ha semplicemente messo in mostra una propria crescita che, con le idee del mister, riesce a portarsi nel verso giusto le partite adattandosi a quello che è il gioco degli avversari. Anche sabato sera, infatti, i biancocelesti hanno avuto la meglio a livello di dominio del campo, lasciando agli avversari solo gli ultimi 20 minuti in cui hanno provato di più a fare gioco, portandosi a +7 dal quinto posto e continuando, così, questo difficile cammino verso la qualificazione in Champions League. Le premesse ci sono tutte, l'amore corrisposto tra ambiente e mister anche. Sarri ha infatti dichiarato a più riprese di aver subito completamente la lazialità che gli è entrata dentro.