marco baroni

Esordio pazzesco per la Lazio di Marco Baroni che ha schiantato la Dinamo Kiev in trasferta ad Amburgo. Il debutto europeo dell'ex tecnico di Lecce e Verona è stato omaggiato anche da Ivan Zazzaroni attraverso un affondo sul Corriere dello Sport:

Si può essere rampanti anche a 61 anni. Basta desiderarlo con forza. Marco Baroni ne è la conferma: insegue finalmente il successo senza nascondersi, evitando le ipocrisie di facciata, le frasi protettive. Ha la consapevolezza dell’attimo, dell’opportunità da cogliere, ed è un piacere ascoltare parole come quelle pronunciate prima della partita con un’eleganza e un pudore che scaldano il cuore: questa è la squadra più importante che ho allenato.

Poi la penna numero uno del quotidiano romano continua:

Per quel che si è visto finora, è espressione di qualcosa di buono, di molto buono: la semplicità e la disciplina, che sono ricchezze, di chi la guida soltanto da pochi mesi. Voglio dire che è già una squadra di Baroni perché gioca un calcio rispettoso delle caratteristiche individuali. Non vedo fumo, ma concretezza, efficacia, piacevolezza. Baroni ha stravinto in trasferta contro un’avversaria di rango superiore. L’attenzione con cui i suoi hanno rispettato linee e movimenti, soprattutto nel primo tempo, è stata sorprendente, a tratti addirittura esaltante.

Infine:

Tra gli aspetti più confortanti della prova di Amburgo segnalo la presenza in panchina, almeno dall’inizio, di Guendouzi, Zaccagni, Castellanos, Nuno Tavares, Noslin, Gila e Isaksen. Adesso le soluzioni sembrano non mancare affatto.

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