Il Messaggero | Lazio, Luis e Sergej: il destino è incrociato
Quanto fermento a centrocampo. Può succedere ancora di tutto, nonostante nell’ultimo vertice Sarri e Lotito abbiano abbozzato così il futuro: via Milinkovic, resta Luis Alberto. Il patron aveva promesso un mese fa al Mago che avrebbe ereditato lo stipendio da 4 milioni del serbo, non appena fosse uscito. Solo il giuramento disatteso o un rilancio da 20 milioni da parte dell’Al-Duhail per il cartellino dello spagnolo possono cambiare questo epilogo. Ve lo avevamo già svelato: il Mago aveva ricevuto quest’offerta monstre dal Qatar (8 milioni a stagione, 40 sino al 2028) già un mese fa e ne aveva parlato a quattr’occhi con Lotito, ricevendo da quest’ultimo garanzie sul rinnovo top. Dopo aver incontrato il presidente della Lega araba, l’ex ds del Psg Antero Enrique, il patron conferma questa decisione e continua a far muro. Ha già detto no ai 12 milioni del Marsiglia, ai 15 della squadra allenata da Crespo, anche perché poi c’è un 30% della rivendita del fantasista da riconoscere al Liverpool.
CERTEZZE AL PIÙ PRESTO - La Lazio può vacillare solo con almeno altri 5 milioni sul piatto, ma ora attende piuttosto la controffensiva dell’Inter sulla Juvetus per Milinkovic, dopo il confronto di ieri fra Simone Inzaghi e Zhang sul mercato. Ci siamo, l’agente Kezman è attaccato al telefono. L’ex allenatore biancoceleste vuole cedere Brozovic e sostituirlo con il suo ex pupillo serbo. È nell’aria un’offerta da 30 milioni più bonus a cui potrebbe cedere Lotito. A gennaio non voleva scendere sotto i 40 milioni, ma ora si avvicina la scadenza del 2024 e soprattutto bisogna sbloccare in fretta l’indice di liquidità della Lazio. La trattativa per il Sergente potrebbe essere svincolata da quella per Acerbi (nessuno sconto sui 4 milioni) oppure concludersi con un doppio affare in un sol colpo. A quel punto il club biancoceleste potrebbe iniziare a fare sul serio, a chiudere i rinforzi e anche il discorso Luis Alberto. Il Mago sta bene a Roma, ma non può attendere all’infinito: i tifosi ieri hanno invaso il suo profilo per dimostrare il loro amore incondizionato. Sarri ci ha parlato ed è convinto delle sue motivazioni anche per il futuro, nonostante i tira e molla di un anno e mezzo. Non ha posto però nessun veto a Lotito, se non quello di avere certezze a centrocampo al più presto.
PARISI TORNA DI MODA - Una rivoluzione parziale in mediana potrebbe portare Zielinski o Gedson Federnades perché Loftus-Cheek è ormai più vicino a Milano. Nel caso in cui dovesse però uscire anche Luis Alberto, Sarri sogna di inserire anche Frattesi lì in mezzo. La concorrenza è quasi proibitiva come il prezzo, ma la mezz’ala del Sassuolo ha parlato con Maurizio e le sue parole dalla Nazionale rendono vivo il desiderio: «Preferirei giocare sempre in un centrocampo a tre, deciderò anche in base al modulo. Nella mia scelta sulla squadra dove andrò, saranno decisivi la tattica e il bel gioco». Lotito però al momento ha dato priorità ai colpi in attacco e il compagno Berardi costerà già tanto (20 milioni più Cancellieri) anche d’ingaggio. Sarri ha detto no a Politano, vuole Domenico, anche se nella lista per gli esterni restano Hudson-Odoi e Karlsson. Davanti occhio alla Juve che cerca sempre uno sconto su Milik, così la Lazio non molla le alternative Simeone, Gimenez e Marcos Leonardo. Lotito non vuole riscattare Luca Pellegrini, punta al massimo al rinnovo del prestito, e Parisi dell’Empoli è prepotentemente tornato in ballo. Ora qualcosa si sta muovendo. Il Messaggero/Alberto Abbate