Fabiani in conferenza stampa su Noslin: "È importante per noi per proseguire il processo di ringiovanimento"
Il ds della Lazio Fabiani è intervenuto nella presentazione in conferenza stampa di Tijjani Noslin, nuovo acquisto della Lazio. Ecco le sue parole
Si sta svolgendo in questi istanti la conferenza stampa di presentazione di Tijjani Noslin, neo acquisto della Lazio, nella sala stampa del centro sportivo di Formello. Il giocatore è accompagnato dal ds Fabiani, che ha parlato di un progetto di ringiovanimento della rosa.
Le parole del ds Fabiani su Noslin in conferenza stampa:
“C’è poco da presentare, lo conoscete. Io lo conosco da prima che approdasse a Verona, poi il mio collega è stato scaltro a prenderselo; da gennaio in poi ha fatto cose straordinarie, è un profilo importante per noi, per proseguire il processo di ringiovanimento. Eravamo gli ottavi in Europa per anzianità e serve un cambio di tendenza”
Oltre a parlare di Noslin, Fabiani ha risposto alle altre domande dei cronisti
Su Ciro Immobile
“Proposta a Ciro? Ne ho sentito parlare (ride ndr). Sono abituato ad agire quando ci sono trattative ufficiali. Qualora il Besiktas farà una proposta, la società ne prenderà atto e valuterà. Sarò più preciso davanti situazioni formali.”
“Il giocatore non ha chiesto di essere ceduto a zero. Ho sentito parlare che a lui sarebbe gradito un eventuale trasferimento. Ribadisco che durante la mia gestione non abbiamo messo alla porta nessuno. C’è stima da parte mia e della società nei confronti di Ciro.”
" Immobile mi auguro rimanga. Fa parte della storia della Lazio. Ad oggi è parte integrante della squadra. Poi vedremo.
Ad oggi dovrebbe partire per il ritiro. Poi se cambia qualcosa, vedremo.Ciro ha 34 anni, è normale che ci siano dei cicli."
Su Tavares
“Tavares interessa molto alla Lazio, ci sono corrispondenze tra le due società. L’accordo lo abbiamo trovato ieri, ma ci sono tante componenti da valutare. Sono più che fiducioso, per motivi scaramantici non dico che è un calciatore della Lazio ma ci sono grandi possibilità.”
A proposito di Greenwood
"Greenwood lo stavamo trattando anche lo scorso anno. Siamo ancora in contatto con il Manchester.
Davanti abbiamo intercambiabilità. Un anno una squadra ha fatto bene senza avere un centravanti di riferimento. Abbiamo parlato in società, le gare saranno tante, per cui c’è bisogno di qualche elemento in più pertanto non parlerei di eventuali esuberi. C’è ottimismo su Greenwood? Io sono nato ottimista.
"C’è un piano B, alternativo a Greenwood? Il mercato è come i soldi. Non dormono mai."
La fine di un ciclo, il mercato e la rosa
“Quando il presidente mi ha dato la prima squadra, ma avrei pensato di trovarmi davanti ad un fine ciclo. Questo sta accadendo, ma già quest’anno siamo intorno ai 9/10 calciatori nuovi. Tutti con caratteristiche ed elementi utili ad iniziare un nuovo corso.”
"Quando ho detto di ispirarci anche a squadre italiane, mi vengono in mente Atalanta e Bologna. È quello che stiamo facendo. Mi prendo le responsabilità, sono convinto del nostro lavoro."
“Io credo che abbiamo fatto qualcosa di buono, dobbiamo supportare questi ragazzi che hanno molto da dare a livello tecnico e caratteriale"
“Soldi spesi? Un vostro collega ha scritto cavolate. Un conto è scrivere di calcio, un conto è fare calcio. Avrei preso Ederson a 6 milioni ma è stato venduto all’Atalanta.”
“Rosa? Qui nessuno è incedibile, la priorità era mettere nelle giuste condizioni il nuovo allenatore. Manca il famoso terzino sinistro ma abbiamo Pellegrini e Marusic.”
Su Maurizio Sarri
“Sarri è un mio grandissimo amico, mi sono commosso quando è andato via. Ha la sua dialettica che io ho sempre apprezzato, ma questo non significa nulla. Le responsabilità dello scorso anno ce le dobbiamo prendere tutti. Quest’anno magari ho avuto più tempo per lavorare sul mercato. Contestazione? Sono 30 anni che faccio questo mestiere e ci sono state in diverse squadre in cui ho militato. Contestare è lecito, ho visto una contestazione contenuta e civile. Da parte mia mi auguro di poter “smentire” tutti sul campo. Tutti sanno che sono a Formello 7 giorni su 7 e faccio del mio meglio per lavorare bene per la Lazio. Ci sono amore, dedizione e tutto ciò che serve per costruire un futuro importante.”
"Tutto quello che si fa deve essere per il bene della Lazio e dei laziali. Anche dei media. È interesse di tutti che le cose vadano bene. Non me la penso per le critiche, perché spesso aiutano a migliorare."
Su Dele-Bashiru
"Dele-Bashiru capisco che per voi sia una sorpresa, ci sono pochi filmati su di lui però noi lo abbiamo studiato a fondo. È un elemento che corrisponde alle esigenze di mister Baroni. Ha una gamba devastante che può garantire più fasi. Abbiamo fatto questa scelta ponderata. Non abbiamo preso un calciatore a noi sconosciuto. Sarà il campo il giudice supremo. Quello che chiedo, per tutti questi ragazzi, è di stargli vicino perché hanno molto da dare."
L'obiettivo stagionale
“Obiettivo stagionale? Nella vita non conosco nessuno che parta battuto. Devi sempre lottare per il meglio, ad oggi non posso prevedere. Sono fiducioso. Noi per essere competivi dobbiamo andare verso la cultura di quei paesi che hanno la meglio in campo europeo. Sono convinto che presto la Lazio farà divertire i suoi tifosi.”
A proposito del settore giovanile
"Settore giovanile? Se ne parla molto e spesso a sproposito. Mi sono imposto di non accendere più le radio. Quando si parla di qualcosa, dobbiamo sapere cosa diciamo. Dutu è andato in scadenza. Sardo? È stato all’improvviso talmente pubblicizzato. Non è vero che noi non stiamo investendo sul settore giovanile. È vero che negli anni passati qualcosa non ha funzionato. Poi c’è chi ha cambiato squadra, andando qui vicino: sono contento che si siano allontanati ragazzi che quindi non erano laziali.
Nella vita tutti sono utili e nessuno indispensabile. Chiaro che abbiamo perso calciatori importanti, ma il ciclo era finito. Non contano i tiri i porta, bisogna andare sul concreto. Ho sentito parlare di stagione fallimentare, la quelli non voglio bene alla Lazio. Non è gente obiettiva, di cui mi fido. Io amo i tifosi che fanno i sacrifici per venire allo stadio. Il cambio era necessario, gli anni passano. Ma ripeto: non abbiamo messo nessuno alla porta. Abbiamo iniziato un nuovo percorso, con un nuovo calcio, qualche difficoltà la incontreremo ma ci toglieremo molte soddisfazioni, ne sono convinto. Tireremo le somme a fine campionato.
Colpo ad effetto? Una società non deve essere giudicata per questo. Serve appartenenza, gente che si spende e che da tutto. Guai se viene meno il concetto di “guerra agonistica”.