In questa settimana è stata rilasciata da Netflix la quinta e ultima stagione de "La casa di carta". Tra le varie iniziative per la promozione della serie c'è stata quella che si è svolta a Genova: alcuni appassionati, tra cui anche un buon numero di influencer, sono stati scelti per vedere i nuovi episodi della serie in volo, decollati proprio dall'aeroporto ligure. Tra questi c'era Matteo Alongi, che oltre a essere stato scelto per l'iniziativa, è anche un tifoso della Lazio. La redazione di LazioPress.it lo ha contattato in esclusiva.

Come è andato l’evento, e come sei stato scelto?

"Circa un mese fa la pagina di Netflix aveva pubblicato un video in cui si spiegava che chi in passato avesse fatto degli spoiler, non per forza su “La casa di carta”, avrebbe dovuto confessarsi su un sito che davano loro: chi lo avesse fatto, sarebbe potuto essere scelto per la proiezione de “La casa di carta”. L’ho fatto a tempo perso, sapendo che non avrei mai vinto: mi ha chiamato Netflix, che ci ha poi fornito i biglietti aerei.

Ci hanno portato a Genova, eravamo circa cento persone da tutta Italia, di cui una ventina erano influencer. Noi eravamo ignari di tutto: dopo una cena insieme il primo giorno, il giorno dopo ci hanno portato all’aeroporto, allestito con lo stile della serie. Eravamo convinti di andare a Madrid, ma una volta decollati ci hanno detto di essere in ostaggio per cinque ore: abbiamo visto l’intera serie, senza telefoni o internet a disposizione chiaramente, così da impedire di spoilerare o che venisse a noi spoilerato qualcosa. Al termine della proiezione, è salito l’attore che interpreta Helsinki. E’ stato un evento carino, sono un appassionato di quella serie, non ci credevo quando mi hanno chiamato”.

Come è nata la passione per la Lazio?

"Sono laziale da sempre, da quando sono piccolo. Mio padre è laziale, la famiglia me lo ha tramandato: da piccolo qualche parente ci ha provato a insistere sulla Roma, ma il sangue è sangue. Ho anche un tatuaggio con l’aquila".

C’è qualche personaggio della serie che potresti paragonare a un calciatore della Lazio?

"Paragonerei Luis Alberto al professore, per la genialità di entrambi".

Previsioni per la stagione attuale?

"Vedo molto bene la Lazio, davvero bene. Mi spaventa un po’ lo squilibrio della rosa tra titolari e riserve: ci saranno tre competizioni, e non sarà facile. Un esempio è il centrocampo: secondo me da scudetto, mentre chi sta dietro non proprio".

Dei nuovi acquisti chi ti è piaciuto maggiormente?

"Mi ha colpito molto Pedro, che finalmente ha scelto la sponda giusta di Roma: dalla prima partita ad Empoli, dove era arrivato da soli due giorni, ci ha messo tanta voglia. Ha tanta voglia di rivalsa, e per questo vorrei vederlo titolare nel Derby. Tra le varie competizioni, sarebbe vincere l’Europa League".

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