Il vignettista Federico Palmaroli, famoso per le frasi di Osho: "Sono laziale. C'è poco da rosicare, non come chi non vince da anni"
Il vignettista Federico Palmaroli, diventato famoso per le frasi di Osho, ha rilasciato un'intervista a Roma Today dove ha trattato di vari temi compreso quello del calcio capitolino, definendosi un tifoso della Lazio. Queste le sue parole: "La frase 'Quello che ha portato Osho a Roma?' Quella è stata una frase che ho messo perché sono laziale e noi ci definiamo 'quelli che hanno portato il calcio a Roma', che è la verità. Ho messo il personaggio di Osho nella realtà romana, che poi è un po' la realtà di tutta Italia, ma il dialetto è romanesco. In poco tempo è esploso il fenomeno, sono arrivate collaborazioni con quotidiani, ospitate in tv. Questi sono gli onori. Gli oneri invece sono quelli di dover ricevere ogni volta attacchi se magari strizzi l'occhio a una parte e critichi l'altra. Chi rosica tra romanisti e laziali? I laziali hanno poco da rosicare. Vengono da anni in cui i successi ci sono stati, invece per i romanisti è il dodicesimo anno senza trofei. In una situazione del genere chi rosica di più è chi non vince da anni. Questo è un fatto oggettivo. I laziali invidiano Totti alla Roma? Credo di sì. Totti è uno di quei giocatori che ogni squadra avrebbe voluto. Ovvio che dopo aver giocato nella Roma per così tanti anni, pure se me lo avessero regalato e non fosse stato in formissima, mai lo avrei voluto. Però è stato una bandiera. Lo stesso vale per De Rossi. Sono quei giocatori simbolo di una squadra e ogni tifoseria vorrebbe avere un simbolo della propria città. Noi adesso abbiamo Immobile, che non è di Roma, va bene, ma è forte ed è un onore averlo in squadra".