Il Tempo | Lazio contro la storia
Alla ricerca di una medicina per il mal di trasferta europeo. Quest'anno in campionato pochi hanno fatto bene come la Lazio lontano dal proprio stadio, eppure non si può dire altrettanto quando si tratta di competizioni europee. Non serve andare troppo lontano nel tempo per capire il trend. Nella stagione in corso la squadra di Sarri è stata ospite in quattro occasioni a livello internazionale: tre nel girone di Europa League e nel playoff di Conference. Il bilancio è di due sconfitte e due pareggi (entrambi 0-0 con Sturm Graz e Cluj). L'unico gol segnato è quello di Milinkovic (tiro deviato) nella debacle in terra danese contro il Midtjylland (5-1). E poi c'è stato il ko in casa del Feyenoord, costato il passaggio del turno e la retrocessione nella terza coppa europea. Il problema però ha radice profonde, tanto da poter individuare anche l'inizio di questa preoccupante flessione. Dalla stagione 2018/19 in poi, le prestazioni della Lazio lontane dall'Olimpico sono diventate un vero e proprio film horror. Non possono esserci alibi davanti a numeri del genere. Prendendo in esame gli ultimi cinque anni, appunto, la Lazio ha vinto solo 2 delle 19 trasferte disputate nelle competizioni internazionali. A queste vanno aggiunte sei pareggi e ben 11 sconfitte. A onor del vero va ricordato anche il livello degli avversari affrontati sul proprio cammino: non c'è niente di disonorevole infatti nel perdere all'Allianz Arena contro il Bayern Monaco o al do Dragão con il Porto. Discorso opposto quando si parla di Apollon e Midtjylland. In tal senso l'AZ Alkmaar si piazza nel mezzo. Nei cinque precedenti in cui i biancocelesti sono partiti avendo perso l'andata in casa, non sono mai riusciti a ribaltare il match al ritorno in trasferta. Dallo 0-3 a tavolino col Barcellona nel 1975, all'1-3 con l'Atletico Madrid nel 2012, passando per lo 0-1 con il Ludogorets nel 2014, stesso risultato col Siviglia nel 2019 e per ultimo l'1-4 col Bayern Monaco nel 2021. Cinque svantaggi seguiti da un solo pareggio e quattro ko. Anche per questo motivo Sarri non potrà esagerare con il turnover. Al di là dell'infortunato Immobile, che con tutta probabilità tornerà a Monza dopo la sosta (non andrà nemmeno in Nazionale), il tecnico dovrà fare i conti con il derby che si approssima. Vecino, squalificato per la stracittadina, potrebbe dare il cambio a Luis Alberto, con Cataldi che verrà monitorato tra oggi e domani: potrebbe tornare in regia, altrimenti è pronto Marcos Antonio. Milinkovic partirà ancora dall'inizio, così come Zaccagni e Felipe Anderson. Pedro è in ballottaggio con Cancellieri. In difesa Lazzari e Marusic, con due tra Patric, Casale e Romagnoli davanti a Maximiano. Il Tempo