Accendete un cero a San Ciro contro ogni spirito maligno. Contro la traversa al Via del Mre, il legno col Genoa all'Olimpco e il passato partenopeo. Magari finalmente Immobile troverà a Napoli un gol per un trionfo di nuovo inaspettato.Già, perché sembra davvero un paradosso, ma ogni volta che il bomber segna lì, a 40 km da casa a Torre Annunziata, la Lazio finisce sempre al tappeto: 2-1 nel 2019, 3-1 nel 2020 quando Ciro eguagliò il record di Higuain col 36° timbro in un campionato, 5-2 nel 2021.

E allora va spezzato questo maleficio. Domani è il giorno giusto: il capitano festeggia 300 presenze (in tutte le copetizioni) con la maglia della Lazio e vuole regalarsi il secondo centro utile di questo campionato. Ha già partecipato attivamente a ben 246 gol in 299 apparizioni (197 reti e 49 assist), riparte il conto del mito. Lo scorso 3 marzo fu Vecino a prendersi la gloria al Maradona con un siluro dalla distanza all'angolino. Ieri l'uruguagio si è fermato in allenamento, Guendouzi prenota l'esordio (almeno nel secondo tempo), ma Immobile vuole tornare nel tabellino e sfatare un altro tabù lunghissimo: i biancocelesti non vincono dal 1937 due partite di seguito nel fortino azurro. Oltretutto hanno perso nove delle ultime 10 trasferte contro le detentrici del titolo. Solo nel 2017 contro la Juve proprio Immobile spezzò questo filotto da incubo.

PROLUNGAMENTI - Insomma, in griglia di partenza, la Lazio parte di nuovo nettamente dietro. E la Ferrari di Lotto ha bisogno di benzina per rimettersi in moto. Ora però lo stimolo è doppio. Un'altra impresa sotto il Vesuvio può valere il primo scatto di questo campionato, dopo due ko di seguito, ma anche un ulteriore premio. Durante la sosta si discuteranno i rinnovi di Immobile, Zaccagni e Felipe Anderson. A luglio, in ritiro, Lotito aveva rinviato tutto a mercato chiuso: i nuovi paletti della Uefa sono rigidissimi sul tetto-ingaggi, era necessario avere il quadro chiaro dei nuovi acquisti sul bilancio. Ci siamo, Dopo Napoli la questione tornerà sul tavolo. Chissà se è solo una caso che lo scarso rendimento dell'attacco sia coinciso con questo nodo irrisolto. La Lazio nelle prime due giornate ha messo a referto una percentuale realizzati-va del 3.9%, mentre nella Serie A 22/23 aveva la migliore (13.7%).

Solo Luis Alberto (Pedro è ancora ai box) ha iniziato la stagione con il prolungamento in tasca da inizio agosto, guando aveva gia messo tutto nero su bianco in gran segreto dopo l'auto-ammutinamento per un bonus Champions. La notizia è uscita in Spagna, la società non voleva che si sapesse (tanto la firma sarà valida solo da lunedì 4) per una questione di equilibri dentro lo spogliatoio. Chiamatela pure par condicio. Il Mago guadagnerà oltre 4 milioni (compresi i bonus) sino al 2027 (con opzione sino al 2028), quasi quanto Immobile, a cui Lotito ha promesso un adeguamento per aver rinunciato all'Arabia a metà lu-glio. Zaccagni aspetta un ritocco ad almeno 3 milioni da un anno ed è nervoso. La stessa cifra che Felipe Anderson attende da tempo (la guadagnava al West Ham), nonostante il suo contratto scada nel 2024.

NAZIONALE - Serve un ulteriore credito conquistato sul campo. Immobole guida l'attacco ai rinnovi, ma prima bisogna scongiurare un altro capitombolo. In tutta la sua storia la Lazio non ha mai perso tutte le prime tre giornate di campionato, da Napoli bisogna uscire con almeno un pareggio per non rimanere troppo indietro e recuperare poi la miglior forma durante lo stop. Immobile non si fermerà a Formello, si riprenderà anche la Nazionale del nuovo corso Spalletti, vuole mandare già una cartolina dall'ex stadio del ct azzurro. Accendete il vero Ciro. Il Messaggero/Alberto Abbate

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