ESCLUSIVA | Fiorentina-Lazio, il doppio ex Zauri: "Chiuso il mercato, i biancocelesti vogliono far parlare il campo"
A pochi giorni dalla prossima partita di campionato tra la squadra di Sarri e i Viola, Luciano Zauri ha parlato in esclusiva a Laziopress. Di seguito le considerazioni dell'ex giocatore di Lazio e Fiorentina sul mercato e sulla gara di sabato allo stadio Franchi.
Un tuo commento sul calciomercato della Lazio?
"In uscita qualcosa che non serviva più è andato, ed è un bene; anche se c'era bisogno di qualcos'altro, ma c'era il problema dell'indice di liquidità che bloccava tutto. Il mercato è stato un po' sottotono".
Secondo te, Piatek e Cabral riusciranno a non far sentire l’addio di Vlahovic?
"Questo lo dirà solo il tempo. La Fiorentina sulla carta si è mossa e sapeva che probabilmente avrebbe perso Vlahovic, motivo per cui ha comprato due attaccanti. Dal punto di vista tecnico si è impoverita, ma ha provato a sostituirlo".
Un giudizio sulla Lazio di Sarri, il momento dei biancocelesti in questa fase di campionato.
"Nell'immediato era difficile fare meglio di Simone Inzaghi, perché il suo percorso è durato molti anni e si è ben costruito un tipo di sistema; invece, con Sarri è cambiato il modo di stare in campo, anche se gli interpreti sono più o meno gli stessi. Per questo vedo i biancocelesti un po' in difficoltà per il gioco del nuovo allenatore".
Stando alla classifica e ai movimenti di calciomercato, c’è una squadra che pensi abbia più probabilità di andare in Europa League?
"Vedo molto allineate le squadre che competono per guadagnarsi un posto in Europa. Ovviamente, il mercato di gennaio ha allineato alcune situazioni: la Fiorentina, che era ben allineata, dovrà far capire cosa potrà fare senza Vlahovic. La stessa Lazio difficilmente riuscirà nell'impresa se mancheranno i risultati. Sono squadre che andranno viste nel tempo".
Sabato che partita ti aspetti?
"Chiuso il mercato, la Lazio vuole far parlare il campo per proiettarsi nelle zone alte della classifica. La Fiorentina attende i risultati del dopo Vlahovic, certa di un gioco fluido e dinamico come quello di Italiano".