Lazio Women, Arianna Pezzotti: "Tornare in campo emozionante, essere capitano una responsabilità. Ho un'aquila tatuata"
Nell'ultimo numero di Lazio Style Magazine è stata pubblicata un'intervista esclusiva ad Arianna Pezzotti della Lazio Women. Queste le sue parole: "Ritorno? Tornare in campo è stato emozionante, solo dopo i primissimi minuti di gioco ho metabolizzato che finalmente, dopo quasi un anno, era davvero tutto alle spalle. Da quando gioco? Non penso ci sia stato un momento in cui è nata questa passione. Da che ho memoria io ho sempre voluto il pallone. In casa camminavo sempre con una pallina tra i piedi. Giocavo sempre a scuola con gli amici, dopo scuola, e la sera mio padre in cameretta mi 'allenava' con palloni mano a mano sempre più piccoli. Ruolo? Sono una centrocampista che nel corso degli anni ha giocato terzino, trequartista e anche attaccante esterno. Mi hanno messo un po' ovunque ma effettivamente il vizio del gol non l'ha mai perso e mi dà sempre molta soddisfazione. Il calcio un sogno? A 8 anni ho cominciato la scuola calcio con la Lazio ed io non desideravo altro. Il numero? Ho scelto il 3perché era il numero di Valentina Lanzieri, da piccola era il mio idolo, lei era un terzino con una classe incredibile. Abbiamo giocato insieme un anno e quando ha smesso ho preso il suo numero. Essere capitano? Essere capitano comporta indubbiamente delle responsabilità. Non so se sono un leader, non mi piace parlare molto ma io ho sempre dato tutta me stessa per questa maglia, cercando di mantenere un comportamento esemplare, dentro e fuori dal campo. Serie A? Cambia tutto. Fuori dal campo? Sono una ragazza tranquilla. amo stare in compagnia ma ha bisogno anche di star sola. Sono un'osservatrice ed un'ironica pessimista. Vacanza ideale? Nella mia vacanza ideale non può mancare il mare, mai. Da qualche anno vorrei andare in Kenya. L'Africa in generale è una terra che mi affascina e mi incuriosisce molto. Tatuaggi? Ho 4 tatuaggi. L'aquila il primo. Mi piacciono molto, ma penso che il trappo storpia, quindi cerco di ragionarci sempre un po' su. Riti scaramantici? Prima della partita non ho riti particolari, sento un po' di musica, cerco di concentrarmi e scaricare la tensione. Cosa direi a una bambine che vorrebbe essere una calciatrice? Gli direi di fregarsene di tutto e tutti perché ha scelto lo sport più bello del mondo.