Zaccagni dopo l'infortunio all'alluce doveva fermarsi e ci ha pensato il giudice sportivo, squalificandolo per la gara di domenica contro il Napoli. Come scrive il Corriere dello Sport, ora la Lazio studia un piano per riaverlo al top, essendo uno dei titolari inamovibili di Sarri. Senza di lui, contro l'Inter il gioco e le iniziative sono totalmente scomparse. Le percentuali di passaggio del turno di cui parlava Sarri (25-30%) si sono abbassate vertiginosamente con il suo forfait nel riscaldamento. Zaccagni non è riuscito a stringere i denti, con lo scarpino il dolore all'alluce era troppo forte. Gli antidolorifici hanno fatto sempre meno effetto e in questo modo non è potuto scendere in campo come invece aveva fatto con il Lecce e la Roma.

L'infortunio lo ha rimediato a Udine il 7 gennaio, dove venne sostituito a inizio secondo tempo e uscì zoppicando in modo vistoso. Nonostante ciò ha dovuto sforzare più del dovuto visto che ai box c'era già Immobile, poi sostituito da Castellanos. Ha giocato le partite senza mai allenarsi coi compagni. Ora "ringrazia" l'ammonizione presa contro il Lecce per aver fatto scattare il riposo forzato.

Zaccagni punta il rientro contro l'Atalanta il 4 febbraio per lo scontro diretto. La squadra di Gasperini ha gli stessi punti in classifica della Lazio dopo 20 giornate e l'esterno ha due settimane per gestire le sue condizioni e rientrare al top. Sarà gestito per tutta la prossima settimana, esclusi i lavori fisioterapici e in palestra. A Bergamo ci si gioca la rincorsa Champions e uno come Zaccagni serve.

CdS | Colpo d'ala per la Lazio: idea Ikoné. E Gil sogna la chiamata
CdS | Lazio-Kamada, si va avanti senza sorrisi