Rispolverati i vecchi pregi. La Lazio batte l’Atalanta all’Olimpico (in campionato non ci riusciva dal gennaio del 2017) per 3-2 e si dimostra splendente non soltanto per un tempo, come è accaduto con il Milan nell’ultima di campionato, e soprattutto in grado di prendersi il risultato. Anche quando la situazione sembrava critica. Inoltre, tolti alcuni errori individuali (specie sui calci da fermo), la difesa è sembrata più solida.

«Considerata la forza dell’attacco dell’Atalanta non abbiamo concesso tanto - ha affermato Sarri a fine partita - Soffriamo sui cross e sulle palle alte, ci dobbiamo lavorare. Mi sembra però che rispetto alle prime giornate stiamo regalando meno. Speriamo che questo ci porti a ritrovare la solidità difensiva che avevamo l’anno scorso».

Importante anche la capacità della squadra di reagire: dopo i primi due gol in avvio (ancora una rete su angolo, dopo quella col Celtic), l’Atalanta era riuscita a recuperare fino al 2-2. Negli ultimi mesi la Lazio raramente, in serie A, è riuscita a rispondere agli schiaffi subiti: nell’ultimo campionato, tolta la vittoria con la Cremonese già retrocessa, il gol più tardivo che ha regalato il successo è quello di Luis Alberto, arrivato all’80’. «Dal punto di vista dei valori umani è un gruppo di grandissimo livello - continua l’allenatore - Riguardo alle reazioni mentali, possiamo ancora migliorare».

In un colpo solo quindi Vecino è riuscito sia a rispondere alle reti degli avversari sia a piazzare un acuto vincente negli ultimi minuti di gioco. «In questa stagione ci sta risolvendo diversi problemi - ha ammesso Sarri - Veniva dalla prestazione europea, per questo ho deciso di concedergli solo uno spezzone. Ma ha sfruttato al meglio il tempo a disposizione. Lui è un assegno circolare, prima o poi si va a riscuotere. Per questo gli avevo detto di non rompere e di restare quando è arrivata l’offerta del Galatasaray in estate. Abbiamo fatto i primi 25 minuti di altissimo livello, dispiace perché in quel- la mezzora il risultato poteva essere molto più rotondo».

Proprio come è successo con il Celtic, sono stati dunque decisive le sostituzioni. «I cambi ci hanno dato nuovo vigore e abbiamo ripreso in mano la gara dopo che avevamo subìto il 2-2 in un momento di stanca. Sono contento anche per Castellanos, che sta crescendo e ha margini. È un ragazzo di grande temperamento, può fare ancora meglio». Non preoccupano le condizioni di Luis Alberto, uscito pochi minuti dopo l’inizio della ripresa: «Ha giocato con un affaticamento agli adduttori, nella ripresa ho visto che era dolorante e ho deciso di toglierlo». Sulla sua espulsione: «Non ho detto niente di offensivo, sono solo uscito dall’area tecnica». Corriere della Sera/Elmar Bergonzini

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