Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa per commentare la brutta prestazione dei suoi e la cocente sconfitta maturata in quel di Firenze, che ora complica parecchio il percorso in campionato della Lazio.

Queste le parole del mister in conferenza:

"Ognuno si prende le sue responsabilità, la società a luglio è stata chiara su chi facesse il mercato, se chiedo A e mi fai scegliere tra C e D non è che io ho fatto il mercato, ma non rientra nei discorsi da fare stasera. Abbiamo delle attenuanti ma non alibi, la prestazione è stata brutta e la piattezza mentale evidente, non ci hanno scosso i vari episodi. L'attenuante è qualcosa di molto meno di un alibi. Arrivare così a questa partita era una mia paura, ma me l'aspettavo un po' meglio la partita brutta. Molti giocatori erano acciaccati tra chi aveva la febbre e chi non si allenava da molto. Non abbiamo sfruttato il dono della fortuna di andare in vantaggio, ma la squadra mentalmente era devastata stasera, forse l'accumulo di tante partite ti fa avere un down mentale. Essere in grado di fare quattro competizioni è un percorso serio in cui ci vuole una struttura mentale forte con gente abituata a giocare ogni tre giorni.

Stasera ho visto una squadra a metà in tutti gli aspetti: volevano tenere la difesa alta senza coprire la palla e questo non si può fare, ho visto una squadra che quando voleva palleggiare sbagliava molto, ho visto una squadra che era a metà in tutte le cose che faceva. Provedel, Casale, Romagnoli e Cataldi avevano l'influenza.

Tra Torino e oggi c'è una bella differenza. Sono 4 mesi che mi chiedi (riferito al girnalista) se ho la squadra contro o la società contro o se mi è sfuggita di mano la squadra. Stasera la squadra non ha fatto il gioco di calcio che piace a me, ad essere maliziosi poi si può pensare male. Ma se è come dici tu negli ultimi 20 anni allora la Lazio è sfuggita a molti di mano perché a Febbraio la Lazio non c'è stata molte volte in cui era dentro a tre competizioni. I cicli finiscono in maniera inevitabile, questa è una squadra con un'età media alta e andrà rifondata, ma c'è una base da cui ripartire.

Le attenuanti fisiche e generiche le ho tirate fuori stasera per la prima volta, a livello di mentalità questa è una squadra a rischio, che quest'anno ha accentuato questi alti e bassi, ma anche l'anno scorso ha avuto dei momenti e delle partite come il livello di stasera, come in Danimarca, quindi è una squadra che a livello di mentalità e non di volontà, ma a livello nervoso di ricaricare la mentalità ha sempre fatto fatica. Anche l'ambiente può incidere e anche lo staff, quello che interessa a me è il gruppo squadra io non posso cambiare un'ambiente, ma sto cercando di cambiare la mentalità della squadra e se la squadra diventa mentalmente forte dell'ambiente se ne sbatte altamente e influisce molto meno.

Bonaventura mediano era un tentativo di velocizzare la partita. Con me Luis non ha parlato dopo la partita ed è in un momento molto collaborativo si riferisce forse a qualche compagno con cui ha parlato.

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