Zauri: "Buona Lazio, ma va ancora trovata la quadra. Ci sono tante scelte, ecco quali farei io"
Intervenuto sulle frequenze di RadioRomaSound, l'ex biancoceleste Luciano Zauri ha parlato dell'andamento stagionale della Lazio proiettandosi sul prossimo incontro di Serie A in programma contro l'Atalanta.
"Sicuramente guarderò Lazio-Atalanta da casa e per me sarà un tuffo al cuore. Poche volte ho visto l'Atalanta andare piano e non credo che il giorno in meno di riposo possa fare troppa differenza".
"Ho avuto modo di studiare Sarri, ma non da quando è alla Lazio ma da molto prima. Il Sarri che io con il mio staff ho ammirato e studiato e sicuramente quello di Napoli che era una squadra stellare". "La vittoria in Champions della Lazio sicuramente pesa sulla prestazione, forse il Celtic ha fatto la Lazio giocando con molto fraseggi veloci ma non ha ucciso i biancocelesti che meritatamente secondo me hanno portato a casa i 3 punto che sono la cosa più importante. Una Lazio buona nel complesso ma non sono risolti i problemi. Probabilmente non è stata trovata ancora la sua quadra, in mezzo al campo ci sono stati molti cambi e dietro sta cercando di ritrovare sicurezza con Patric e Marusic e Hisay a sinistra. Si cambia continuamente perché Sarri ancora non ha trovato la sua quadra. Le alternative la Lazio ce l’ha e bisogna sfruttarle tutte. Ieri chi è entrato ha fatto bene ed è solo positiva una concorrenza per la maglia da titolare. Deve giocare chi sta meglio e non è una vergogna fare i cambi. Giocando ogni 3 giorni è sacrosante ruotare. Kamada e Felipe Anderson? Ogni calciatore ha la sua posizione ideale ma cambiare di 10m non svolta una situazione quindi che sia a destra o a sinistra deve fare di più. Oggi è impensabile che un giocatore abbia il posto assicurato e Felipe è tra questi, le alternative ci sono e va bene così. Io credo in più nei leader tecnici che nelle bandiere vecchio stampo nel calcio moderno. Sono arrivate molte alternative ma soprattutto a centrocampo ma manca un giocatore che si va a prendere i palloni nei momenti difficili. Quando sono arrivato alla Lazio ho appreso dai più forti rubando con gli occhi lavorando in silenzio con tanta abdicazione. Ogni allenamento era un’occasione per mettermi in mostra e anche per migliorare ovviamente". "Le vittorie in Europa danno tanto dal punto di vista emotivo e levano però altrettante energie. Si è speso tanto quindi ricaricare le batterie e magari fare qualche cambio di formazione, la forza di questa squadra deve essere spalmata su 13-14 giocatori. Le alternative mi piacciono tutte. Io metterei Vecino, Guendouzi e Luis Alberto centrocampo sicuramente propositivo che corre molto dietro ai nerazzurri. Rovella e Cataldi mi piacciono come play ma preferisco Vecino". "Credo che Immobile debba giocare. È il capitano e può fare ancora la differenza ma Castellanos resta un’ottima alternativa"